Bloccato nella seduta consiliare di ieri il tentato blitz sullo smaltimento della demolizione del palazzo di proprietà della famiglia D’Ettore in piazza De Michele. Grazie al previdente intervento dei consiglieri Ginotto De Angelis e Nicola Autiero e dell’assessore Francesca D’Agostino è passata la modifica dell’accordo che prevede l’esproprio dell’immobile in base alla cessione bonaria dei beni da parte dei proprietari. La riapprovazione della bozza d’intesa ha riguardato i costi, che sono a carico del comune, per lo smaltimento del materiale demolito e di quello presente nella struttura. Inizialmente gli uffici preposti hanno stabilito un importo di 25mila euro. Ma negli ultimi giorni sono circolate con insistenza voci di un’ipotetica lievitazione dei costi addirittura fino a 75mila euro.

Ginotto De Angelis

L’impennata sarebbe stata giustificata dalla presunta presenza di rifiuti speciali e pericolosi nel piano sottostante l’edificio. Sulla scorta della precedente bozza di accordo sarebbe spettato alla ditta di smaltimento conteggiare l’importo mediante fatturazione postuma. Un salto nel buio che, stando alle voci di marciapiede, avrebbe implicato una spesa comunale aggiuntiva di circa 50mila euro rispetto alla somma iniziale prevista per la rimozione del materiale. Peraltro il balzo dei prezzi si sarebbe basato esclusivamente sulle fatture della ditta di smaltimento senza la possibilità di riscontrare il reale quantitativo di rifiuti rimossi, in quanto l’ufficio tecnico comunale non avrebbe effettuato la stima del presunto materiale speciale e pericoloso eventualmente accumulato nel piano sottostante l’immobile. In pratica il comune sarebbe stato completamente in balia dei privati che avrebbero potuto presentare un conto salatissimo anche superiore ai ventilati 75mila.

Mimmo Mangiacapra

Cruciale il ruolo del presidente dell’assise Mimmo Mangiacapra che appena è venuto a conoscenza del rischio di costi stellari a carico dell’ente si è immediatamente prodigato per stoppare un possibile blitz. Il numero uno del civico consesso ha proposto di inserire nella modifica della convenzione un punto dirimente: lo smaltimento di eventuali rifiuti presenti nella parte sottostante il palazzo sarà effettuato alla presenza dei funzionari comunali e il costo verrà conteggiato sulla scorta dei formulari fissati per legge per la rimozione di materiale speciale e pericoloso. “No” ad aleatorie fatturazioni postume. Se ci saranno spese aggiuntive dovranno essere accertate e documentate dall’ufficio tecnico. Una decisione di buonsenso che ha accolto in toto le perplessità di De Angelis, Autiero e D’Agostino, impedendo ai soliti noti di mettersi in saccoccia un “surplus” di soldi attingendo dalle casse comunali, ovvero dalle tasche dei cittadini.

Mario De Michele

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