Mimmo Mangiacapra come Pippo Franco ne “Il tifoso, l’arbitro e il calciatore”, film in due parti di Pier Francesco Pingitore. A Cesa è il principale supporter di Enzo Guida. Fuori città è un accanito sostenitore di Gennaro Oliviero. In mezzo c’è Giuseppe Fiorillo, candidato sindaco contro l’attuale fascia tricolore, sponsorizzato dal presidente del consiglio regionale della Campania. Quando la politica era ancora una cosa seria sarebbe stato un problema svestire la casacca in continuazione, come fa Pippo Franco nel film in cui interpreta un tifoso costretto a indossare e togliersi le magliette della Roma e della Lazio ad ogni cambio di curva perché il padre è un ultrà giallorosso mentre il suocero è uno sfegatato supporter biancoceleste. Mangiacapra invece si spoglia con disinvoltura, forse perché la politica si è trasformata in una barzelletta o forse perché per lui è sempre stata un’opportunità da cogliere al volo. Un taxi per mete di altro tipo.
Ed eccolo a Bari accanto a Guida per il gemellaggio tra le due città nel nome di San Nicola (foto in basso). E subito dopo a Pastorano con Oliviero per lanciare la candidatura di Antonio Mirra a presidente della Provincia di Caserta (foto in basso). Due piedi in una scarpa, o meglio in una scarpiera. L’atteggiamento ondivago di Mangiacapra non ci sorprende più di tanto, in verità. Il timoniere dell’assise cesana non è abituato ad andare dove lo porta il cuore ma dove è più probabile che si vinca. Per lui sarebbe contronatura stare all’opposizione. Preferisce accomodarsi su poltrone comode e funzionali. Più strana la presenza di Gina Migliaccio alla convention di Pastorano. A Cesa nella giunta di Guida, fuori comune con Oliviero che sostiene Fiorillo alle comunali del 2026 (foto in basso). Misteri della (im)politica di oggi. Inutile chiedere a Mangiacapra e a Migliaccio con chi staranno alle amministrative. Forse non lo sanno nemmeno loro stessi oppure non direbbero la verità neppure sotto tortura. Per ora meglio tirare a campare. Campa cavallo che l’erba cresce.
In tutta onestà anche Fiorillo si trova nello stesso pascolo, seppur da una posizione opposta. L’ex sindaco si è fiondato all’adunata di Pastorano. E per un destino cieco e baro era seduto proprio dietro Migliaccio (foto in basso). Il contesto pseudo-politico è pentagonale, con i cinque lati occupati da Migliaccio, Mangiacapra, Fiorillo, Oliviero e Guida. Quest’ultimo si professa del Pd, anche se l’universo mondo è a conoscenza del suo strettissimo rapporto con Giovanni Zannini. A sua volta Migliaccio fa parte dei democrat e in quel recinto dovrebbe restare. Mentre Mangiacapra va sempre di moda, è un evergreen, schierato apertamente con il presidente del parlamentino campano. Al fianco di Oliviero, nel frattempo diventato il nemico numero uno dei dem, si è piazzato anche Fiorillo che correrà contro Guida alle comunali. E non finisce qui. L’ex primo cittadino è appoggiato da un’ampia “coalizione di volenterosi” formata anche da componenti di destra. Tre problemi in un uno. È un candidato civico, politico o di Oliviero?
Su cosa regge il pentagono Mangiacapra-Migliaccio-Guida-Fiorillo-Oliviero? Beh, anche un giovincello imberbe capirebbe che il presidente del consiglio regionale ha interesse a tenere su piani separati le regionali, dove sarà in campo, e le comunali, in modo da pescare dappertutto. Legittimo, ovviamente. Ma a livello locale si genera soltanto confusione. Non si capisce più chi sta con chi e contro chi. Lo scompiglio favorisce Guida. Lui lo sa. Olivero pure. E Fiorillo?
Mario De Michele
FOTO GEMELLAGGIO E CONVENTION OLIVIERO
















