Antonino Santillo

I fondi stanziati ammontano a 45.423 euro, quelli utilizzati a 40.950 euro. È la somma assegnata al Comune di Orta di Atella dal dipartimento per le Politiche della famiglia della presidenza del consiglio dei ministri. Obiettivo: attività socio-educative a favore dei minori. Soldi finalizzati all’attuazione di progetti specifici, tra cui campi estivi e laboratori, come avviene negli altri enti locali. Basta spostarsi a Succivo per averne conferma. Ma anche l’anno scorso l’amministrazione griffata Antonino Santillo, com’è avvenuto nel 2023, non ha messo praticamente nulla in campo. L’assessore alle Politiche sociali e vicesindaco Pasquale Pellino ha promosso iniziative che sono tutto fuorché di socio-educative. Ai minori ortesi sono stati propinati frizzi e lazzi. Festicciole in piazza con Minny e Topolino. Qualche brindisi di fine anno e robetta del genere. Nessun campo estivo. Zero laboratori. Niente di niente, in netto contrasto con le linee guida del governo (foto in basso).

Del resto spendere oltre 40mila nel giro di 18 giorni sarebbe stata impresa ardua anche per gli amministratori locali degli anni del cemento che hanno fatto piombare la città nel dissesto finanziario, rubando il futuro, e non solo, alla collettività che ancora oggi paga a caro prezzo quelle scelte clientelari e malavitose. L’appalto diretto per concretizzare le iniziative sociali è stato affidato alla cooperativa “La Via Lattea” il 13 dicembre 2024. Il termine ultimo per attuare gli interventi il 31 dicembre dello stesso anno. 18 giorni, appunto. Nei quali poco o nulla è stato fatto. Testimoni oculari i cittadini ortesi. Nessuno di loro ha beneficiato di attività socio-educative. Meno che mai i minori. Se poi per attività socio-educative si intendono festicciole da quattro soldi, allora tutto ok. Va bene così.

Ma la normativa va nella direzione opposta. Prevede interventi mirati con operatori qualificati, altrimenti si può incappare nella Corte dei Conti e si rischia di perdere il finanziamento. Con due esposti, uno ai giudici contabili, l’altro al dipartimento per le Politiche della famiglia della presidenza del consiglio dei ministri, i 40.950 euro sarebbero addebitati agli amministratori o andrebbero in fumo e si dovrebbe attingere dalla casse comunali. In entrambi i casi sarebbe un disastro. Intanto il settore Sevizi sociali ha liquidato l’intera somma alla coop “La Via Lattea” (link in basso). Sarebbe uno spasso dare un’occhiata alla rendicontazione, ossia conoscere quali attività sono state attuate in 18 giorni. Seppur arcinoto, per onore di cronaca ricordiamo che l’assessore Pellino è espressione di Coraggio, lista ideata e allestita da un noto personaggio del posto.

Infine l’occasione ci è propizia per invitare gli uffici competenti a pubblicare sull’albo pretorio (è obbligatorio per legge) la determina di affidamento per la bonifica di piazza San Salvatore invasa nei giorni scorsi da indumenti vecchi e rifiuti di ogni tipo. Non vorremmo scoprire altre brutte notizie. Si dice che la ditta sia riconducibile a un altrettanto arcinoto imprenditore del settore. Sarebbe pazzesco. Ma visto quello che è successo ad Orta di Atella nell’ultimo mese tutto è possibile. Anche l’inverosimile.

Mario De Michele

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