Olga Diana

Sistemati a dovere Ivan Giglio e Adele Ferrara, che se restano in maggioranza non potranno accampare pretese su posti in giunta, resta da sciogliere il nodo Olga Diana. Non è una Pasqua all’insegna della pace per la coalizione capitanata da Franco Maracena. Com’era ampiamente prevedibile, il mito zanniniano dello schieramento di amici si è sgretolato già all’indomani della vittoria elettorale. Dall’ipocrita “tutti per uno, uno per tutti” si è passati in un baleno al pragmatico “tutto per me, niente per gli altri”. Ognuno ha tirato l’acqua al proprio mulino. E gli amici sono diventati i principali nemici. Fratelli, coltelli, insomma. Un finale già scritto, perché in politica il manuale Cencelli è sempre in voga, seguito alla lettera, punteggiatura inclusa. Così sono stati scelti gli assessori con le rispettive deleghe. Così sono nate le commissioni consiliari. Così sono cominciati i problemi. E anche così si spiegano le difficoltà della squadra di governo a ingranare almeno la seconda per uscire dal pantano in particolare in alcuni comparti importanti come la pubblica istruzione e l’edilizia scolastica.

Giovanni Zannini

Torniamo all’assessore all’Ambiente Diana. La sua adesione a Forza Italia ha creato scompiglio nel gruppo Aversa Moderata, in cui è stata eletta consigliere prima di dimettersi per accedere in giunta. La reazione di Giovanni Zannini non si è fatta attendere. Ed è stata tranciante: “Espulsione dal direttivo provinciale dei Moderati”. Mela della discordia l’intento di Diana di candidarsi alle regionali come riferimento della deputata azzurra Annarita Patriarca. Una fuga in avanti che ha portato alla rottura con Zannini e alle inevitabili ripercussioni a livello locale. Giovanni Innocenti, presidente dell’assise e leader di Aversa Moderata, non potrà restare alla finestra ancora per molto. Anche perché bisogna rimuovere un’altra pietra dello scandalo. In occasione del recente incontro in Prefettura tra i sindaci casertani e Giuseppe Vadalà, commissario per la Terra dei fuochi, Diana ha duramente litigato con Matacena per non essere stata informata. L’accesissimo scontro, avvenuto in municipio alla presenza di altri assessori, è culminato con l’annuncio-avvertimento di Diana di dimettersi e di creare un gruppo “ribelle” composto da tre consiglieri di maggioranza. Un altro “casus belli” non da poco, con la palla caduta nel campo di Aversa Moderata.

Franco Matacena e Giovanni Innocenti

“Si sono registrati atti e fatti – osserva Innocenti – che vanno chiariti. In primis, mi preme sottolineare che il comportamento assunto da Diana nei confronti del sindaco non appartiene al modus operandi del sottoscritto e di Aversa Moderata per cui, anche a nome dei consiglieri comunali, stigmatizzo l’atteggiamento del nostro assessore, invitandola a comportarsi in modo consono al prestigioso ruolo istituzionale che ricopre. In secondo luogo – sottolinea il timoniere del civico consesso – colgo l’occasione per precisare che i presunti tre consiglieri che sosterrebbero Diana non sono quelli di Aversa Moderata. Questo sia chiaro a tutti”.

Alla luce di quanto accaduto e degli ultimi sviluppi, quali decisioni assumerà Aversa Moderata? Innocenti si tiene alla larga da rappresaglie personali: “C’è una questione politico-amministrativa da affrontare e definire. Inutile nascondersi dietro un dito. Vanno fatti dei ragionamenti al nostro interno e va tenuto in considerazione che Diana si è dimessa da consigliere. Allo stesso tempo va ribadito che le deleghe assessoriali rientrano nella sfera di competenza di Aversa Moderata. Subito dopo Pasqua – conclude Innocenti – riunirò i consiglieri e i membri del nostro gruppo per assumere eventuali determinazioni”.

Su questo aspetto il numero uno di Aversa Moderata ricorre al politichese. Non si sbilancia. Fa capire che è ancora tutto in fieri. Leggendo tra le righe non è escluso che Olga Diana possa rimanere al suo posto in giunta ma senza le attuali deleghe. Probabilmente servirà un rimescolamento per assegnare ai consiglieri del gruppo alcuni settori nevralgici attualmente nelle mani di Diana. Se poi l’assessore dovesse ricalibrare la sua posizione si potrebbe aprire la strada per una ipotetica riconciliazione. Le festività pasquali potrebbero aiutare a scambiarsi un segno di pace. Anche se Zannini al momento non ne vuole sapere. È arrabbiato e deluso. Ma Innocenti nei panni di pontiere è insuperabile. Chissà, magari a Pasqua riesce a far redimere Diana e a ricondurla all’ovile del consigliere regionale. Auguri.

Mario De Michele

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