La vogliono per forza far apparire come la Cenerentola del congresso Pd. Ma Paola De Micheli non ha per nulla intenzione di attendere la mezzanotte per recuperare nelle tenebre la scarpina di cristallo. Perciò si è mossa in ampio anticipo per farsi spazio tra i candidati alla segreteria nazionale marcando una chiara differenza con gli altri aspiranti alla leadership dem: “Non sono l’espressione di nessuna corrente – ribadisce ai microfoni di Italia Notizie -, mi rivolgo ai militanti, agli iscritti e agli amministratori locali del Pd per troppi anni trascurati dai vertici del partito”.
Su questa direttrice sarà articolata la mozione dell’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che non sfigurò nel governo Conte II. De Micheli chiede un “cambiamento vero” come spiega compiutamente nel suo libro “Concretamente. Prima le persone”, Rubettino Editore. Nella prefazione Maurizio De Giovanni scrive: “Nell’ultimo decennio il Partito democratico ha ostentato molte identità diverse. Il risultato è che pare non averne più nessuna”. Sulla candidatura di De Micheli lo scrittore si dice “fiducioso perché la speranza nella Sinistra deve vivere ancora”. Prima le persone non è uno slogan per raccogliere consenso. Il deputato democrat ci crede davvero. E la sua piattaforma politica va proprio in questa direzione. “Come si può pretendere – sottolinea – che un giovane possa iscriversi al Pd se poi i vertici nazionali non gli danno la possibilità di contare e di incidere sulla linea del partito”. Tutti riconducono la corsa per la segreteria nazionale al duello tra Stefano Bonaccini e Elly Schlein. Sulla carta è così. Ma Paola De Micheli darà filo da torcere. E si ritaglierà uno spazio importante nel Pd del futuro parlando ai territori e alla base del partito. Prima le persone, appunto.
Mario De Michele