Non sappiamo se si sono suicidati o morti di fame. Ma i topi stramazzati nelle erbacce del parco pubblico di via Lampitelli a Orta di Atella hanno certamente più dignità di tanti amministratori locali che sono peggio di ratti. Col passare degli anni i Comuni sono finiti nelle mani incerte di una classe dirigente che rende sempre più attuale il motto “al peggio non c’è mai fine”. Come nel caso di un’area destinata ai bambini da ribattezzare “Il parco del degrado”. Una struttura pubblica che versa in condizioni vergognose. Uno schiaffo al decoro urbano. Ancora una volta la giunta guidata dal sindaco Vincenzo Gaudino si contraddistingue per inefficienza e inadeguatezza. Quello che sulla carta è un parco giochi nella realtà è una zona totalmente abbandonata all’incuria. Nello pseudo-parco giochi di via Lampitelli non viene effettuata nemmeno la manutenzione ordinaria. Per non parlare del traliccio dell’alta tensione che, a quanto pare, sarebbe addirittura funzionante. Che fine ha fatto il vicesindaco Vincenzo Tosti, ambientalista duro e puro? E il primo cittadino Gaudino che aspetta prima di intervenire? Ah, dimenticavamo che sono impegnati a salvare la poltrona. Più che traballante la maggioranza è da tempo crollata. Ci sono solo macerie. In assise mancano i numeri per andare avanti. Eppure Gaudino e company non mollano. Perché questo accanimento terapeutico? Qualcuno sostiene che l’indennità di carica è una “zizzinella dolce”. Non ci vogliamo credere. Se fosse così saremmo ben oltre il peggio. Saremmo all’indecenza.
Mario De Michele
LE FOTO DEL DEGRADO