Migliaia di persone hanno sfilato per le strade di Acerra, nel Napoletano, urlando slogan contro l’inceneritore ed i roghi tossici, in favore dell’aria pulita. Il corteo, organizzato dagli studenti della città, è partito dalla stazione ed ha sfilato per le principali strade di Acerra, per terminare in piazzale Renella, alle spalle del Castello Baronale, dove i ragazzi hanno spiegato alla cittadinanza i motivi della protesta. Alla manifestazione hanno partecipato circa tremila persone, secondo le forze dell’ordine, mentre gli organizzatori parlano di oltre cinquemila manifestanti, tra i quali anche le mamme coraggio acerrane, che nelle scorse settimane avevano bloccato per tre giorni i camion diretti al termovalorizzatore, che accompagnavano i propri bambini per i quali, dicono, si stanno ”battendo con le unghie”. ”Ecoballe fuori dalle balle”, cantavano i bambini delle scuole elementari del territorio, accompagnati da genitori e maestre, tutti uniti per chiedere ”un futuro migliore per i figli di questa terra”. ”L’inquinamento ambientale ci sta uccidendo – hanno spiegato alcune mamme – proprio ieri è venuta a mancare un’altra persona, morta a causa di un tumore, come purtroppo è successo in ogni famiglia. Qualcuno piange i propri figli, altri i propri genitori, fratelli, sorelle, dobbiamo risvegliare questa città, prima che sia troppo tardi”. Presenti numerosi studenti anche dei comuni limitrofi, ed esponenti dei comitati ambientali del territorio. I ragazzi chiedono la chiusura del termovalorizzatore e forme di smaltimento alternative all’incenerimento dei rifiuti. ”Non brucerete i nostri sogni, le nostre speranze, il nostro futuro”, si leggeva su alcuni cartelloni esposti dagli studenti, che hanno urlato slogan contro quello che definiscono ”il cancroinceneritore”. ”La nostra è una protesta pacifica – hanno detto – e per questo non ci fermeremo fino a quando non avremo certezze per il nostro futuro, che deve essere fatto di aria pulita, non di inquinamento che ci uccide ogni giorno di più”.

 

 

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