“La cosiddetta emergenza nord Africa, soprattutto per come è stata gestita l’intera vicenda in Campania, è stata un colossale affare condotto sulla pelle di rifugiati e richiedenti asilo che, da domani, lo stato abbandona definitivamente, consegnandoli a trafficanti e sfruttatori”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale PD Antonio Amato, l’unico ad aver sollevato la questione nel consesso regionale campano.

“Interrogai l’assessore Cosenza orami un anno fa. Chiedevo che fosse fatta luce su una gestione condotta, sotto il nefasto binomio emergenza-protezione civile, tra troppe ombre, con enorme dispendio di denaro pubblico e, soprattutto, senza il riconoscimento dei più elementari diritti. Restano ignote e lasciano grandi dubbi le modalità con le quali sono state scelte strutture alberghiere e cooperative di servizio, resta impunito lo scandalo dei pocket money, stiamo ancora aspettando una short list regionale per individuare associazioni e cooperative che avrebbero dovuto fornire un’assistenza per la quale pure sono stati spesi milioni di euro ma che, nei fatti, la maggior parte delle volte non è stata garantita. Oggi – continua il consigliere regionale – dalla prefettura fanno sapere che, da domani, chi non lascerà gli alberghi sarà considerato un occupante abusivo. Potrebbero esserci gravi disordini o, se i migranti decideranno di sottostare al diktat d’ordine pubblico, si verificherà un preoccupante esodo di massa che, istituzioni e politica fingono di non vedere.  Dopo due anni di parcheggio, senza aver mai provveduto ad un inserimento nel tessuto sociale e lavorativo, dopo aver sperperato milioni di euro, semplicemente li cacciamo via, li abbandoniamo. Abbiamo fatto finta di non vedere quanti, uomini e donne, sono stati costretti a prostituirsi, quanti solo per trovare dei vestiti hanno dovuto scavare nei cassonetti dell’immondizia, quanti sono già andati via lungo le solite rotte che conducono, da Castel Volturno a Foggia, verso sfruttatori e caporali. Le istituzioni, le forze politiche –  conclude Amato – sarebbero tenute, di fronte a vicende così drammatiche, a intervenire d’urgenza. Invece, ed è davvero una mortificazione della Democrazia, ogni domanda rimbalza su muri di gomma, tutto accade tra la più omertosa indifferenza e la becera delega a questione di ordine pubblico”.

 

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