“Apprendo con enorme soddisfazione che la vicenda giudiziaria di Stefano Graziano ha avuto un felice esito con l’archiviazione dell’ipotesi accusatoria di corruzione elettorale disposta dal Gip di Santa Maria Capua Vetere”. Così, in una nota, il capogruppo campano del Pd Mario Casillo commenta l’archiviazione definitiva del collega dem dall’accusa di corruzione elettorale. “Questo secondo provvedimento – aggiunge Casillo – segue quello, di analogo tenore, della Dda che aveva escluso qualunque addebito a suo carico di concorso esterno in associazione di tipo mafioso”. Il capogruppo dem sottolinea che “pur avendo sempre avuto fiducia sull’operato della magistratura, che tra l’altro ringrazio per la celerità delle indagini, ero sicuro della specchiata moralità di Stefano al quale rinnovo stima e vicinanza”. Esattamente come il diretto interessato, Casillo si augura che la vicenda “sia occasione per i mass media di valutare quale impatto una lettura della fatti possa avere sulla reputazione di chi ne rimane coinvolto”. “Per alcune settimane, infatti, Stefano è stato al centro di un’indegna e ingiustificata campagna denigratoria. Ora – conclude – spero vivamente che qualcuno dei giustizialisti a tempo pieno gli faccia pubblicamente le proprie scuse”. Un appello che, proprio per l’uso della parola “giustizialisti” sembra essere rivolto non solo ai cronisti ma anche ai consiglieri pentastellati che sulla vicenda in cui si è trovato coinvolto Graziano hanno sollevato pesanti critiche e accuse. Al punto, questa estate durante una seduta di Consiglio, da uscire fuori dall’aula in segno di protesta contro la presenza dello stesso consigliere dem, all’epoca sotto inchiesta.

 

 

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