Il dado è tratto. E, come abbiamo ampiamente anticipato da Campania Notizie, le primarie del centrosinistra restano definitamente un miraggio. Gino Nicolais sarà il candidato alla presidenza della Regione Campania del Pd. Il nome dell’ex ministro è sostenuto da circa il 70% dei componenti dell’assemblea regionale del partito. Da statuto basterebbe il 60% per decidere di superare le primarie e indicare un candidato unitario. Ma il gruppo dirigente campano vuole andare sul sicuro. Con un margine di errore del 10% non si corrono rischi. E proprio quando la macchina delle primarie si era messa in moto (oggi sono stati resi noti i seggi dove si sarebbe votato) è stato siglato l’accordo politico tra le principali anime del Pd. Il “niet” di Roma a Vincenzo De Luca ha convinto anche i suoi supporter che non c’erano più margini di trattativa. Solo qualche fedelissimo irriducibile è rimasto accanto all’ex sindaco di Salerno. A sostegno di Nicolais e contro le primarie si schiererà tutta la filiera renziana, della prima e seconda ora (Topo-Casillo-Caputo-Marrazzo), l’area Dem (Armato- Amato), i pittelliani di Laboratorio democratico, il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro e l’europarlamentare Massimo Paolucci. Gli unici favorevoli al voto sono i Giovani Turchi, sostenitori di Andrea Cozzolino. Tradotto in numeri, la percentuale dei contrari al voto è il 70% dell’assemblea, che sarà convocata già nelle prossime ore. Discorso chiuso (salvo stop romani) sulle primarie. Che per qualcuno erano un sogno, ma poi si sono rivelate un incubo.

Mario de Michele

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