NAPOLI -Da Napoli parte l’analisi sulla governance dei Beni comuni nell’area euromediterranea, caratterizzata oggi da importanti cambiamenti istituzionali, economici e sociali. L’iniziativa è del Comune di Napoli-Assessorato ai Beni comuni e alla Democrazia partecipativa, che ha promosso, d’intesa con l’Ordine degli Avvocati di Napoli e il Consiglio Nazionale del Notariato, la prima conferenza sul tema “Nuovi modelli di democrazia, partecipazione e governo dei beni comuni nell’area mediterranea”.

La giornata internazionale di studi, in programma venerdì 28 settembre, con inizio alle ore 9,30 nella prestigiosa cornice della Biblioteca “Alfredo de Marsico” di Castelcapuano, ha l’obiettivo di stimolare una riflessione intorno ai modelli di democrazia e di tutela dei diritti nello spazio mediterraneo e di attivare nuove ipotesi di partnership culturali, commerciali e professionali tra i Paesi interessati. I lavori, introdotti dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, e dagli indirizzi di saluto di Carlo Alemi, Presidente del Tribunale di Napoli; da Giancarlo Laurini, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato; e da Francesco Caia, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Francesco Caia; sono aperti dalla relazione di Alberto Lucarelli, Assessore ai Beni Comuni del Comune di Napoli Alberto Lucarelli, e vedono gli interventi di Paolo Maddalena, giudice emerito della Corte Costituzionale; Jean Bernard Auby, Professore di Diritto pubblico a Sciences Po, Parigi; Mario Miccoli, della Commissione Affari Europei dell’Unione Internazionale del Notariato; Abderrahim Cherkaoui, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Rabat (Marocco); Chafik Doublali, dell’Unione degli Ordini degli Avvocati del Mediterraneo; Mariam Ait Alla, ricercatrice Faculté des Sciences Juridiques Economiques et Sociales Rabat-Agdal (Marocco). Il coordinamento scientifico e organizzativo è a cura degli avvocati Roberto Giovene di Girasole e Luca Longhi. “L’iniziativa – sottolinea Alberto Lucarelli – rappresenta una prima pietra per la costruzione di un duraturo sentiero di condivisione con i dirimpettai del mare nostrum. E’ tempo che Napoli riaffermi la propria centralità nell’area mediterranea e promuova la propria naturale leadership per la pace e l’apertura al confronto e al dialogo tra i popoli, sancita, peraltro, anche nello Statuto comunale. L’incontro con operatori del diritto d’oltremare – conclude l’assessore – ha la funzione di favorire il ravvicinamento tra diverse esperienze e sensibilità giuridiche, nonché di innescare percorsi virtuosi di collaborazione, nella prospettiva di attirare in città nuove energie e moltiplicare le occasioni di sviluppo a vari livelli”.

 

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