55 beni confiscati, uno solo riutilizzato come centro per la raccolta rifiuti, 6 destinati a casa alloggio per i carabinieri ma non ancora utilizzati dall’Arma, 23 entrati nella proprietà del comune dopo la confisca ai danni di Vincenzo Magliulo, ma in quota indivisa, cioè rimasti per il 50% di proprietà degli eredi Magliulo che continuano ad abitarli. E’ il quadro della situazione dei beni confiscati ad Afragola, sulla quale stamane si è tenuta una specifica audizione della Commissione Regionale Beni Confiscati cui hanno partecipato il Presidente Antonio Amato, la consigliera regionale Anita Sala, il commissario regionale antiracket Franco Malvano, il rappresentate della sede regionale dell’Agenzia Nazionale Beni Confiscati Giampaolo Capasso, l’assessore al ramo del comune di Afragola Salvatore Iavarone, il capogruppo PD della stessa assise comunale Vincenzo Concas e Maurizio Conte del Consorzio Sole. «Con la nuova amministrazione comunale del Sindaco Tuccillo, eletta nel giugno del 2013, il comune di Afragola ha posto il tema dei beni confiscati al centro della propria azione approvando anche un regolamento per l’assegnazione tra i migliori in Campania» afferma il Presidente della Commissione Regionale Antonio Amato «Ma c’è tutto il peso del passato da affrontare. Un passato dove quest’attenzione non c’è stata, dove sono stati pure avanzati assurdi progetti in spregio delle previsioni normative, fortunatamente non trasformati poi in realtà, di costruire su alcuni terreni confiscati un supermercato. E ancora, un passato dove sono stati persi finanziamenti PON per ristrutturazioni mai realizzate, e dove il comune accettava dall’Agenzia del Demanio beni indivisi, con complicazioni giudiziarie, praticamente non utilizzabili per la presenza sulla parte non confiscata degli eredi, cui però non si è nemmeno mai chiesto il pagamento di alcun onere. Oggi» continua Amato «si sta fortunatamente voltando pagina. La riunione, grazie anche alla piena disponibilità dell’Agenzia Nazionale e del Consorzio SOLE, è stata molto proficua, a partire dal supporto informativo e procedurale che garantiranno queste collaborazioni. Di certo restano molti problemi, a partire dal reperimento dei fondi, sulla cui assenza la Regione ha pesanti responsabilità, non avendo mai determinato in questi anni una linea specifica di utilizzo dei fondi strutturali, preferendo nei fatti le passerelle mediatiche alla definizione di politiche di sostegno dei progetti di riutilizzo» L’assessore Iavarone ha comunicato nel corso della riunione che nei prossimi giorni sarà pubblicato il primo bando per l’assegnazione di beni confiscati frutto del recente regolamento approvato dall’assise comunale «Abbiamo iniziato a liberare alcuni beni che risultavano occupati» ha detto Iavarone «quindi abbiamo approvato il regolamento di assegnazione e ormai siamo pronti con il bando». Una linea d’intervento condivisa dalla commissione regionale «Daremo il massimo sostegno alle iniziative per la legalità promosse dall’amministrazione ben consci della complessità del territorio» ha concluso Amato «Continueremo anche la nostra battaglia per richiamare Caldoro e la sua giunta a tutti gli impegni fino ad oggi disattesi su questo tema, e intendiamo supportare l’azione di monitoraggio avviata dall’Agenzia Nazionale sui 2266 beni definitivamente confiscati in Campania, che ha già determinato la revoca dell’assegnazione di alcuni beni che i comuni stavano utilizzando in modo difforme da quanto previsto»

 

 

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