NAPOLI – La Commissione Bilancio, presieduta da Elpidio Capasso ha incontrato questa mattina il neo Assessore al Bilancio Salvatore Palma, la dottoressa Silvana Riccio, Direttore Generale del Comune, insieme al Segretario Generale Gaetano Virtuoso. L’incontro, come ha ricordato nella sua introduzione il Presidente Capasso, è stato incentrato sui problemi posti dalla nota della Corte dei Conti, in particolare sullo sforamento del 3% della spesa per il personale.
La cronologia degli eventi, con la prima stima da parte degli uffici finanziari, al 20 giugno 2012, di una spesa per il personale inferiore al 50% – stima ricavata dall’ultimo Rendiconto approvato, cioè quello del 2010 – e, dopo l’intervento della Corte dei Conti, la verifica del dato, arrivato al 53, 07%, è stata in apertura riepilogata dal Direttore Generale che ha fatto discendere da questa verifica la scelta cautelare di bloccare la spesa del personale.
Nei successivi interventi, il Direttore Generale, in risposta alle numerose domande e considerazioni venute dai consiglieri intervenuti, ha precisato che i dati su cui si ragiona sono in ogni caso dati non definitivi ma attendibili che saranno con alta probabilità confermati, in quanto non è stato ancora elaborato il Consuntivo 2011, e anche perché non tutte le aziende partecipate hanno presentato i propri bilanci, e che, soprattutto, non sono giustificati timori di paralisi dell’attività amministrativa. Infatti, è imminente la riforma della macchina comunale, che sarà oggetto di un confronto anche con il Consiglio Comunale, e, sul problema del personale della scuola, che l’Amministrazione si sta muovendo su un doppio binario: un emendamento concordato con l’ANCI per una deroga alla spending review per il personale della scuola e una interpretazione delle norme alla luce delle irrinunciabili funzioni dei Comuni.
Altro argomento toccato dalla dottoressa Riccio quello delle funzioni del Direttore Generale che non ha alcuna competenza sulle questioni finanziarie e contabili, così come si evince dal Regolamento degli Uffici e dei Servizi, mentre, sul problema dell’accertamento delle responsabilità dirigenziali nella situazione che si è venuta a creare, problema più volte richiamato dai consiglieri intervenuti, il Direttore Generale ha concluso rendendosi disponibile ad una ulteriore riunione tesa a chiarire la questione.
L’Assessore Palma ha ricapitolato la vicenda alla luce della propria esperienza di Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune mettendo l’accento sul fatto che le norme in base alle quali il Comune avrebbe sforato il tetto della spesa del personale sono tuttora provvisorie in quanto le nuove disposizioni legislative sulla formazione dei bilanci del Comune, consolidati con i bilanci delle aziende partecipate, entreranno in vigore nel 2014.
L’ultimo intervento della Corte dei Conti, che ha precisato le modalità con le quali va calcolata la spesa per il personale, è giunto a metà dell’anno finanziario e, per il Comune di Napoli, in assenza del consuntivo dell’ultimo anno, quello del 2011.
Con riferimento al proprio ruolo – da “controllore a controllato”, come ha sottolineato più di un consigliere nel corso della riunione – l’Assessore Palma ha ribadito di essere e di restare un tecnico con la specifica funzione, da Assessore, di dare stabilità alle finanze comunali e liberare risorse per le politiche di ampio respiro finora mancate.
I consiglieri intervenuti hanno affrontato il problema della nota della Corte dei Conti soprattutto in relazione all’approvazione del Bilancio di Previsione, avvenuta lo scorso 22 giugno.
I temi sollevati sono stati: perplessità sul dato stesso dello sforamento, non giustificato alla luce della contrazione delle spese e della diminuzione, per pensionamento, del personale delle partecipate (Fucito); necessità di chiarire tutti i passaggi normativi e politici, e le motivazioni degli stessi, che hanno determinato una difformità di dati così eclatante, con il rischio di un vero e proprio blocco della macchina amministrativa (Iannello); l’aspetto politico della vicenda consistente nel lavoro fatto dal Consiglio, già in fase di elaborazione del bilancio, non essendo quest’ultimo correttamente informato sui rilievi della Corte dei Conti, già pervenuti nel gennaio scorso, con l’invito ad aprire una indagine interna per capire come tecnicamente sia stato possibile l’errore che può compromettere il funzionamento di servizi essenziali (Moxedano); la necessità di chiarezza e di comunicazione ai cittadini su quanto avvenuto con il rilievo che alle ripetute domande del Gruppo Napoli è Tua sulla spesa del personale non è stata data ancora risposta (Gennaro Esposito); chiarezza sui tempi di presentazione del Consuntivo 2011 e sui conti delle aziende partecipate e la necessità di una verifica stringente sulla spesa del personale anche negli anni precedenti (Santoro); a partire dalla considerazione che il lavoro di verifica poteva essere anticipato mettendo così, correttamente, il Consiglio in condizione di lavorare in modo informato, la necessità di tenere nettamente separate le funzioni di indirizzo politico dalla funzione dirigenziale (Antonio Borriello); l’urgenza di risalire alle precise responsabilità di uffici e persone che hanno determinato la situazione attuale e il richiamo alla reciproca lealtà tra Consiglio e Giunta (Rinaldi); il richiamo alla necessità di fare chiarezza come base di ogni rapporto di fiducia e la rivendicazione del carattere “progressista” – così lo aveva definito il Sindaco – del bilancio che il Consiglio ha approvato al termine di una lunghissima seduta ( Coccia ).
Un invito a guardare con fiducia alla prossima fase amministrativa e politica è venuto dal Segretario Generale Virtuoso il quale, rispondendo alle preoccupazioni manifestate dai consiglieri, ha ricordato che in termini di contabilità degli enti locali ci si muove su un “terreno minato” in quanto persistono ancora molte incertezze e particolarmente complessa è la materia del calcolo della spesa del personale che impone atteggiamenti prudenziali.