”E’ gravissimo quanto accaduto ieri e non si possono attendere sette ore prima di intervenire. Questo è inaccettabile”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha commentato i blocchi stradali di ieri da parte degli operatori sociosanitari e un gruppo di disoccupati organizzati che hanno bloccato la galleria della Vittoria, ”una delle arterie principali, spezzando di fatti in due la città”.
”Non tollero più di essere sindaco spettatore passivo – ha affermato – e che la nostra amministrazione sia costretta a subire gli effetti collaterali di quella è una vertenza che attiene alla Regione Campania, ente che non è intervenuto”. Il Comune, a suo avviso, ”si fa carico di questioni che non competono all’Amministrazione”. Sono ”questioni di altri e probabilmente le scaricano sul Comune, non vorrei che su questo si innestasse un tema di natura politica”. De Magistris, insomma, spiega che, ”siccome su cose del genere si inseriscono polemiche politiche non voglio che si arrivi a situazioni spiacevoli di chi utilizza il conflitto sociale per farne un’arma soprattutto contro il Comune che in queste vicende non ha nulla a che vedere”. ”Dal momento in cui i manifestanti sono saliti sul tetto al momento in cui è arrivato il fax per la convocazione sono passate sette ore – ha aggiunto – A palazzo San Giacomo ogni giorno arrivano lavoratori, chiedono di essere ascoltati e il sindaco ascolta”. ”Non credo servano sette ore per dare disponibilità, ascoltare persone che, a torto o ragione, rivendicano diritti – ha sottolineato – Sicuramente sbagliano a fare quello che hanno fatto perché per sette ore hanno messo in ginocchio una città. Se fosse stata vertenza nostra io non avrei aspettato sette ore prima di intervenire”. ”Si deve ragionare in termini di ascolto, dialogo, prevenzione e attenzione – ha proseguito – non si può avere un approccio burocratico. Ogni istituzione deve farsi garante del dell’ascolto dei cittadini perché c’è tanta sofferenza”. ”Credo che ci voglia un grande senso di responsabilità e credo che ieri ci siano stati, da parte di altri, dei ritardi inaccettabili – ha rimarcato – se chi aveva il dovere di farlo fosse intervenuto prima, non ci saremmo trovati in quella situazione inaccettabile, quelle vertenze non competono al Comune”. ”Non si può consentire a un gruppo di persone di bloccare un’arteria principale come la galleria Acton, cosa che messo in ginocchio la città ed è stata una giornata infernale – ha evidenziato – Ci vuole più attenzione e ci vuole più rapidità a mio avviso nel momento in cui si crea la tensione sociale”. Il sindaco ha fatto sapere di aver parlato con il prefetto di Napoli, Francesco Musolino, e, tramite il capo di Gabinetto, Attilio Auricchio, anche con la Questura e le altre forze in campo. ”Napoli è una città particolare e devo dire che le forze dell’ordine hanno dimostrato capacità nella gestione dell’ordine pubblico e io molto spesso mi sono trovato in perfetta armonia con la Questura – ha concluso – Questa non è una città che può essere gestita solo nell’ottica di repressione (rpt, repressione), bisogna lavorare molto di più da parte di chi ne ha la titolarità per la prevenzione”.