NAPOLI – “L’agricoltura, grazie al progetto Ecoremed, si pone l’obiettivo di diventare parte attiva nella bonifica dei suoli agricoli inquinati.” Così Daniela Nugnes, consigliere del presidente Caldoro per l’Agricoltura nel corso della presentazione del progetto Life Ecoremed. Il progetto, illustrato questa mattina presso l’aula magna del Centro congressi Federico II, prevede lo sviluppo di protocolli eco-compatibili per la bonifica dei suoli agricoli nel sito contaminato di interesse nazionale Litorale Domizio-Agro Aversano.
“La Regione Campania – sottolinea il consigliere Nugnes – è partner, assieme all’Arpac e al mondo accademico, di questa ricerca, cofinanziata con fondi europei, perché crede fermamente nella necessità di recuperare i suoli agricoli. Già con il Programma di sviluppo rurale abbiamo fornito un supporto tecnico e finanziario per incentivare l’agricoltura integrata e quella biologica. Ora, con il progetto Ecoremed vogliamo informare gli imprenditori agricoli e gli enti locali affinché diventino parte attiva nei processi di bonifica e contribuiscano, quindi, al ripristino della fertilità.” Finalità dello studio è di definire un protocollo operativo per il biorecupero dei suoli basato su tecniche agricole ed eco-compatibili. Nello specifico, il progetto prevede l’utilizzo di microrganismi, di coltivazioni dedicate e di apporti di compost di qualità che riducono i livelli di inquinamento (sia inquinanti organici che metalli pesanti) dei suoli. “Si tratta di un progetto unico in Italia che, se darà i frutti che speriamo e che ci aspettiamo, renderà la nostra regione un esempio virtuoso di gestione del territorio eco-compatibile ed economicamente sostenibile, attraverso la sinergia tra professionalità scientifiche, amministratori ed operatori del settore agricolo ed ambientale. Il protocollo che sarà elaborato potrà sicuramente diventare uno strumento utile non solo per la Regione Campania, ma anche per altre amministrazioni regionali ugualmente impegnate nella gestioni di emergenze ambientali simili”, conclude la Nugnes.