NAPOLI – “Non temo che lui sia fuori, perché non aveva tutti quei voti. Nessuno può dire di essere una macchina elettorale. Oggi è l’opinione pubblica che ti giudica in base alla credibilità”. Parola del governatore campano Stefano Caldoro che commenta in un’intervista al Corriere della Sera le affermazioni di Nicola Cosentino, fuori dalle liste Pdl.

“Mi sono limitato a porre un tema, e non da oggi – spiega Caldoro: – quello del rinnovamento e dell’opportunità. Che ho messo in pratica su me stesso nel ’94 e nel 2006, rifiutando seggi sicuri e facendo un passo indietro per gioco di squadra. Berlusconi era obbligato, al di la’ della sua volontà, ad escludere alcuni nomi. Cosentino doveva capirlo prima”. Ora il “buon governo della Regione mi tiene sopra il 50% nei consensi, ma non nego che la vicenda liste, della quale non mi sono occupato, ce ne ha fatti perdere. Un’eredità durissima, e recuperare è impresa titanica ma possibile anche con Berlusconi”. Il Pdl ‘rinnovato’ in Campania punterà quindi su “Mara Carfagna”, alleata nella “battaglia di rinnovamento” e “Gianfranco Rotondi”.

 

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