“Perché il Paese riparta è necessario avere tutti le stesse condizioni di partenza, le stesse opportunità per i cittadini e le imprese. Il Sud come il Nord per garantire competitività”: così il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, intervenuto nella trasmissione Agorà con il ministro per la coesione territoriale Barca per parlare di Mezzogiorno e politiche di coesione.
“Nel Sud un terzo degli abitanti produce un quarto del Pil nazionale. Paghiamo i debiti di ieri, l’Irpef e l’Irap più alte d’Italia” ha aggiunto. Sul rischio delle risorse che arrivano e che negli anni sono state spese male “il rischio c’é sempre. Il compito della politica seria e responsabile è assicurare il risultato. Non può essere solo un grido d’allarme, non basta. La Regione Campania è la prima in Italia per la correzione dei conti, ha avviato politiche di rigore. Il problema oggi è nella qualità della spesa. Su questo intendiamo – ha dichiarato – misurarci. Non credo che su molte delle azioni messe in campo la Lombardia o il Veneto abbiano raggiunto le stesse performance”. “In sanità – ha sottolineato il governatore – abbiamo raggiunto gli obiettivi con un anno di anticipo sulla riduzione del deficit, abbiamo presentato i grandi progetti. Fra questi quello su Pompei, un buon esempio da replicare come è stato riconosciuto anche di recente dal presidente del Consiglio”. Il presidente Caldoro ha poi sottolineato alcune preoccupazioni: “C’é pero una crisi violentissima al Sud, il nostro problema é nel quotidiano. Non abbiamo gli strumenti né le risorse per affrontare la crisi”. Sui costi della macchina amministrativa e in riferimento ad alcuni dati pubblicati sui quotidiani, ha chiarito che “bisogna valutare sempre il punto di partenza e il risultato che porti. Non si può guardare solo agli ultimi quaranta anni, ai dati storici. Noi abbiamo applicato il blocco del turn over, riducendo il numero dei dirigenti e del personale più di tutti in Italia”, ha concluso. (ANSA).