“Operatori e imprese del Welfare a rischio sopravvivenza, in Campania la programmazione dell’assistenza socio-sanitaria e la compartecipazione alla spesa per anziani e disabili è solo sulla carta”. Lo afferma il capogruppo regionale del Pse, Gennaro Oliviero, che ha presentato una interrogazione consiliare urgente, indirizzata all’assessore alle Politiche Sociali, Ermanno Russo, finalizzata all’accelerazione della liquidazione dei debiti di compartecipazione sociosanitaria assunti dagli Ambiti territoriali della Regione Campania nei confronti delle ASL, per gli anni riferiti al Primo Piano sociale regionale (2010-2012). ”Del resto – aggiunge Oliviero – la legge regionale prevede che i servizi, le prestazioni e gli interventi a contenuto sanitario e riabilitativo riconducibili all’area sanitaria siano finanziati dal fondo sanitario regionale mentre quelli a contenuto sociale siano a carico del fondo sociale regionale. Quest’ultimo costituisce uno strumento per il finanziamento del sistema integrato di interventi e servizi sociali in cui confluiscono risorse statali, regionali e comunitarie. Un’integrazione di cui tuttavia finora non si è vista traccia soprattutto sul piano dei pagamenti”. Secondo Oliviero ”siamo giunti ad un punto di non ritorno, è diventato intollerabile il ritardo sulle somme che la Regione deve provvedere a liquidare, il Piano pagamenti si è rivelato un bluff che sta determinando l’affossamento delle strutture sociosanitarie e dei vari cogestori che nonostante tutto hanno continuato a fornire assistenza e servizi a cittadini svantaggiati. Trovo alquanto assurdo tutto questo che avviene, nonostante che, due anni fa, avevamo esultato per la grande innovazione intrapresa sul Welfare di Comunità”. ”Oggi quel modello è nuovamente sotto attacco, messo in seria discussione e, a pagare, sono sempre i cittadini e quei coraggiosi operatori sopravvissuti i quali, se da un lato hanno ottenuto credibilità dai propri dipendenti e dai fornitori di fiducia dall’altro sono stati aggrediti dagli Enti previdenziali e da Equitalia per poi essere abbandonati dal sistema bancario. Se non ci diamo una mossa i ritardi che si accumuleranno ulteriormente trascineranno nel baratro delle procedure fallimentari migliaia di imprese sociali con il licenziamento di numerosi operatori sociali”, conclude Oliviero.