NAPOLI – “Serve un intervento immediato per scongiurare il blocco delle attività del più importante Ospedale del meridione. Urgono risposte concrete e risolutive, scriverò a Caldoro e Morlacco”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale (Pd) e Presidente della Commissione Trasparenza e Controllo Atti a margine dell’audizione sulle problematiche dell’Ospedale Cardarelli.
All’audizione hanno partecipato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Rocco Granata, Fulvio Esposito, Marino Armellino e Franco Verde dell’Anaao. Oltre ai consiglieri regionali Raffaele Topo e Gennaro Salvatore. “Dall’audizione – spiega Caputo – è emerso che l’Ospedale è in grandissima difficoltà e se non si interviene tempestivamente si rischia un corto circuito a danno degli utenti. Mancanza di fondi e carenza endemica di personale alla base della crisi delle attività del nosocomio. Si registrano problemi finanche per l’ organizzione dei turni, mancano all’appello centiniaia tra medici, infermieri e ausiliari figure indispensabili per affrontare le quotidiane emergenze di un nosocomio come il Cardarelli” “Il Cardarelli dispone di 790 medici, – spiega Nicola Caputo – un numero assolutamente insufficiente per far fronte alle turnazioni necessarie per il funzionamento del nosocomio. Servomo neurologi, ematologi, anestesisti, radiologi oltre a infermieri e personale ausiliario”. “A queste carenze, che si fanno sempre più gravose, si aggiungono i tagli che ha dovuto subire l’Azienda Ospedaliera. Tagli che più che razionalizzare le spese aggravano ancora di più una situazione pesantissima e sull’orlo del collasso”. “Altro dato allarmante è quello del pronto soccorso che a seguito della chiusura dei presidi ospedalieri cittadini e della provincia arriva ad avere circa 11,000 accessi nel 2011. In questo modo l’Ospedale è costretto a supplire alle carenze degli altri distretti. Una situazione che potrebbe essere alleggerita se si pensa che almeno 72mila utenti potrebbero essere gestiti da strutture sul territorio”. “Eppure in questi ultimi anni, proprio per razionalizzare i costi, con il piano di rientro sono stati accorpati o tagliati alcuni reparti come nel caso della pneumologia, dell’ortopedia e della neurochirurgia, mentre altre strutture sono state departimentalizzate per migliorare l’utilizzo del personale”. “Altro dato paradossale è il taglio di 413 unità del personale del nosocomio cosa che ha costretto l’Ospedale a spendere 5 milioni per lavoro straordinario necessario per coprire le carenze” “Il Cardarelli non è solo il più grande complesso ospedaliero del Meridione è anche un nosocomio dove ci sono eccellenze in termini di professionalità e competenze. Scriverò – conclude Caputo – al Governatore Stefano Caldoro e al Sub Commissario ad acta Mario Morlacco perché si prendano provvedimenti ormai non procrastinabili per la salvaguardia di un Ospedale che è punto di riferimento non solo per i cittadini campani”.