CARDITO – L’amministrazione comunale ha risposto colpo su colpo alle interrogazioni della minoranza in consiglio comunale convocato dal Presidente Pasquale Barra. Un consiglio durato più di sei ore che è servito a sviscerare a pieno ed in modo cavilloso tutte le perplessità che la minoranza aveva in merito all’operato della giunta. Sei ore (dalle 20,15 fino alle 2,30 di notte), in cui Sindaco e amministrazione non si sono mai sottratti al confronto, a volte anche aspro con gli oppositori. “Stiamo operando per il meglio – commenta il Sindaco Giuseppe Cirillo – nel pieno rispetto delle regole. Non rifuggiamo al confronto perché stiamo facendo un lavoro egregio e non abbiamo alcun dubbio sul buon funzionamento della macchina amministrativa”.
Ben dieci le interrogazioni presentate, due da parte dei consiglieri di Giovane Italia, Mirone e Cimmino e ben otto (tutte trasformate poi in mozioni) da parte dei due consiglieri Castaldo e Raucci del Partito Democratico, lo stesso partito del Sindaco. Proprio in virtù dell’atteggiamento avuto in Assise il capogruppo del PD Luigi Fusco ha invitato i due consiglieri a chiarire la loro appartenenza politica. Tra l’altro, in termini di Regolamento, le interrogazioni sarebbero dovute essere non più di due a testa per consigliere comunale (Raucci e Castaldo ne hanno presentate il doppio) e si sarebbero dovute risolvere in un’ora, ma la maggioranza ha scelto di procedere oltremodo, adottando un atteggiamento distensivo, funzionale alla discussione. Pertanto il termine regolamentare è stato eluso con un ritardo di ben tre ore, in quanto invece delle 21,15 la discussione sulle interrogazioni è andata avanti ben oltre la mezzanotte. Nonostante queste manovre ostruzionistiche, la maggioranza è riuscita a compiere un passo in avanti in merito alla questione legata agli abbattimenti abusivi. È stato infatti presentato, un atto di indirizzo sul comma 65 art. 1 legge regionale 5 del 2013 che disciplina le forme di uso degli immobili abusivi acquisiti dal Comune. La proposta avrà un’ampia forma di pubblicità per consentire ai cittadini interessati di partecipare al processo, fin dalle prime fasi, in modo da contribuire alla stesura o alle verifiche tecniche necessarie per verificare le condizioni di agibilità propedeutiche ad ogni forma di uso pubblico, housing sociale o dismissione. La proposta è maturata durante una riunione di commissione, disertata dalle minoranze, ma con il contributo attivo dell’ Assessore all’Urbanistica Biagio Garofalo e del Consigliere Comunale Luigi Credendino. Dopo le interrogazioni, i consiglieri di minoranza hanno lasciato l’aula. In particolare il consigliere Raucci ha lamentato l’insufficienza dei documenti portati a supporto dei punti in discussione, nonostante l’intera documentazione era stata fornita a tutti tramite mezzo PEC. La maggioranza avrebbe potuto continuare a discutere, ma si è scelta la strada del rinvio, per garantire una maggiore partecipazione, data l’importanza dei temi legati al PUC ed alla viabilità urbana.