“Caldoro con una procedura irrituale rimanda in aula la legge già approvata per salvare il comparto castanicolo e sconfiggere l’attacco parassita del castagno”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale (PD) e Presidente della Commissione Trasparenza.

“Eppure – continua Caputo – la legge di cui sono firmatario é stata approvata dall’aula del Consiglio regionale ed ha superato tutti i passaggi nelle commissioni compreso quello della Commissione Bilancio”. “Le motivazioni che accompagnano la decisione del governo regionale sembrano pretestuose oltre che irrituali. Il Presidente della Regione – spiega Caputo – è obbligato alla promulgazione. Il suo ruolo deve limitarsi ad accertare e certificare l’avvenuta deliberazione della legge”. “Dopo i ritardi dell’amministrazione sul problema castanicolo, con questa legge si intendeva intervenire con misure capaci di contrastare il fenomeno prima che l’economia locale, già provata dalla crisi, venisse compromessa”. “Con questa operazione, di dubbia legittimità, dal Governatore Caldoro – spiega ancora Caputo – non si fa altro che far pagare ad un territorio già provato altri interessi politici ed economici”. “In Campania – dichiara ancora Caputo – si potrebbe verificare il primo caso di conflitto di attribuzione, definito dai giuristi, putativo:ovvero che con la mancata adozione di un atto dovuto da parte di un organo si determina un illegittimo blocco nell’esercizio dei poteri di un altro organo costituzionale”. “C’é la possibilità – conclude Nicola Caputo – di instaurare un conflitto di attribuzioni tra la Giunta e il Consiglio, quest’ultimo leso pesantemente e pericolosamente nelle sue prerogative”.

 

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