NAPOLI – La comunicazione urgente, ai sensi dell’art. 37, proposta dalla Vicepresidente Elena Coccia (FdS – Laboratorio per l’Alternativa) nella seduta odierna del Consiglio Comunale, ha posto l’attenzione sullo stato di difficoltà ed emergenza che investe la situazione della prevenzione e cura delle forme di sofferenza psichica nella nostra città. Riferendosi alla tragica sequela di suicidi registrata nelle ultime settimane, la Vicepresidente ha invocato la riapertura del servizio di assistenza notturna e festiva presso i Centri di salute mentale, sospeso ormai da molti mesi sul territorio cittadino.

Ricordando un’analoga interrogazione già posta all’attenzione del Consiglio nel settembre scorso, la Vicepresidente ha osservato come l’improvvisa interruzione delle terapie ambulatoriali e domiciliari rischi di minare il percorso terapeutico, non solo da un punto di vista fisiologico ma anche psichico, soprattutto per quei pazienti che vivono in condizioni di solitudine. I centri di salute mentale dovrebbero al contrario essere aperti 24 ore su 24, dovrebbero essere ben visibili alla popolazione e dotati di organici sufficienti e personale qualificato. Rivolgendosi all’Amministrazione, la Vicepresidente ha auspicato il varo rapido dell’Osservatorio sulla salute mentale, già deliberato nei mesi scorsi dall’Assessorato alle Politiche sociali. L’Osservatorio, ospitato in una struttura adeguata e rispondente alle necessità, costituirebbe non solo un primo presidio essenziale, ma anche un luogo dove raccogliere disagi e proposte concrete di modalità alternative di cura partecipate.

Componendosi di tutti gli attori coinvolti nel disagio mentale (i sofferenti psichici e i loro familiari, gli operatori di base dei servizi psichiatrici, i rappresentanti di comitati ed associazioni legate alla tematica), l’Osservatorio sarebbe inoltre un luogo dove studiare il fenomeno depressivo, alla base di molti gesti estremi. Ogni tentativo di suicidio, spesso direttamente legato alla drammatica condizione economica e sociale attuale, esprime un’angoscia e una perdita di speranza di fronte a cui la comunità e le istituzioni non possono rimanere inerti.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui