”Mi accodo al coro di critiche sul mancato accordo per la ricostruzione di Città della Scienza non per aggiungerne un’altra, ma per offrire una riflessione costruttiva. Città della Scienza non è né di destra né di sinistra, è un patrimonio comune”. Così Mario Casillo, consigliere regionale del Pd e membro della IV Commissione consiliare permanente all’Urbanistica.

”Difficilmente riusciremo a cancellare una figuraccia internazionale che i governi di mezzo mondo hanno attribuito a una “cattiva amministrazione”, ma almeno adesso, a mente fredda, gli attori istituzionali tornino parlarsi con estrema chiarezza perché la Città della Scienza, oltreché un simbolo della ricerca, è anche l’emblema di legalità e di rinascita. L’obiettivo è ricostruire quella struttura, un tempo fiore all’occhiello della città, superando ogni steccato politico e ogni difficoltà di carattere propriamente urbanistica. Se pensiamo – conclude Casillo – che il mancato accordo segue di poche ore l’ennesimo crollo di Pompei, occorre prendere coscienza di quanto poco sia rimasto all’estero della nostra già scarsa autorevolezza. Basta con lo scaricabarile tra Comune e Regione e ci sia l’accordo tanto auspicato. Intanto, faccio mio anche l’appello lanciato da qualche altro collega di partito affinché anche il Pd sappia riappropriarsi del ruolo di protagonista che gli compete affrontando le sfide di valore strategico per la città, come quello che comprende appunto la sfortunata area di Bagnoli”.

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