NAPOLI – Sarà stata la sconfitta elettorale del Grande Sud che nel giorno dell’incendio di Città della Scienza accusa la sinistra di fallimenti per l’area di Bagnoli. “Città della Scienza devastata dal fuoco è il simbolo di una città che, a causa delle amministrazioni di sinistra, vede bruciare il proprio futuro”.
Insomma se Città della Scienza viene devastata da un incendio doloso è colpa della sinistra che, tra mille difficoltà, non è riuscita a completare il risanamento dell’intero quartiere industriale.
“Da vent’anni le amministrazioni comunali di centro sinistra parlano di rilancio dell’area di Bagnoli e Città della scienza sarebbe dovuta essere l’incipit di questa rinascita, ma non è altro che il simbolo delle promesse e della rinascita mancata di Napoli”, aggiunge Ronghi.
“Dopo i fallimenti dell’ex sindaco Iervolino, è arrivato un sindaco, De Magistris, che è riuscito addirittura a farla rimpiangere! Ora basta, è il momento che questo Sindaco prenda atto della rottura del rapporto di fiducia con la città e faccia un passo indietro per consentire a Napoli di tornare preso al voto. In quell’occasione – ha concluso Ronghi – noi saremo in campo per portare ai cittadini napoletani la nostra proposta per la rinascita della città”.
Eppure, e a giudicare dagli attestati giunti da ogni parte d’Italia sarà sicuramente così, Città della Scienza può esser considerata un’eccellenza di Napoli. Forse a Ronghi non piacerà ma avrebbe fatto meglio a spostare le sue critiche verso chi ha distrutto Città della Scienza.