NAPOLI – “Se la riforma dello Stato periferico deve essere, come effettivamente è, una priorità per il riassetto e la modernizzazione del Paese allora debbo considerare come una priorità assoluta la partenza nel 2014 delle Città metropolitane”. Lo ha affermato il presidente f.f. della Provincia di Napoli, Antonio Pentangelo, in relazione al ciclo di incontri sulle esperienze più significative di Aree Metropolitane che inizierà lunedì 6 maggio alle ore 11.30 presso la sala consiliare del complesso monumentale di S.Maria la Nova con il “caso Torino” e proseguirà il 13 maggio con Venezia, il 3 giugno con Berlino, per poi concludersi l’1 luglio con il ‘caso Copenaghen’.
“Per questo motivo la Provincia di Napoli va avanti nel suo programma di avvicinamento a tale data, attraverso protocolli e confronti con ingegneri, urbanisti e tecnici che possano fornire supporti concreti alla Politica per affrontare correttamente questa fondamentale novità istituzionale. Questo programma di incontri si inserisce perfettamente in tale percorso, perché ritengo importantissimo confrontare esperienze ed assorbire conoscenze da altre realtà italiane e straniere. La sintesi poi toccherà alla Politica”, ha concluso Pentangelo. “L’anno prossimo la Provincia di Napoli si trasformerà in Città Metropolitana, una riforma attesa da anni che finalmente vede la luce” – ha detto il consigliere provinciale del PD, Livio Falcone. “Immagino una metropoli di respiro europeo per funzioni, competenze ed apparato organizzativo. Un ente – ha aggiunto Falcone – che rivoluzionerà l’assetto delle autonomie locali e il rapporto con i cittadini, i cui organi dovranno, data la portata della sfida, obbligatoriamente essere eletti a suffragio universale diretto. Il ciclo di incontri, che inizierà lunedì con il racconto dell’arch. Franco Corsico di Torino, sarà pregno, spero, di questo spirito. Napoli e Milano, per altro, sono l’esempio più appropriato di area metropolitana dal punto di vista architettonico, logistico e funzionale”. “Ritengo che per ogni procedura di riassetto del territorio non si possa più prescindere dal ricorso all’esercizio della democrazia: bisogna dare voce ai cittadini”. E’ il pensiero del capogruppo del Pdl alla Provincia di Napoli, Francesco De Giovanni, che ha poi aggiunto: “lavoreremo per arrivare all’inserimento negli statuti dei nuovi enti metropolitani dell’elezione diretta a suffragio universale dei sindaci e dei consigli metropolitani”. “Anche la previsione di articolare il territorio del comune capoluogo in più comuni – ha concluso De Giovanni – è una possibile opzione cui è subordinata la possibilità di optare per l’elezione a suffragio universale e diretto del sindaco metropolitano”.