NAPOLI – Sciopero della fame per dodici consiglieri del Consiglio comunale di Napoli, che hanno occupato pacificamente la sala consiliare. I consiglieri chiedono al governo “l’immediato sblocco dei fondi previsti dal decreto 174”.


Una “protesta estrema”, spiega il consigliere dell’Idv Franco Moxedano, tra i primi fautori della protesta. L’invito, partito dal gruppo consiliare dell’Idv, e’ stato accolto da consiglieri dei Verdi, di Federazione della Sinistra, di Napoli e’ tua, ed e’ stato esteso anche all’opposizione. Presente in aula anche l’assessore Pina Tommasielli. “Il Consiglio comunale – aggiunge Moxedano – ha approvato l’adesione al decreto, sapendo cosa sarebbe costato ai napoletani l’adesione al predissesto. Noi stiamo rispettando gli impegni e stiamo chiedendo sacrifici alla citta’. L’impegno del governo era che entro marzo sarebbero arrivati i primi trasferimenti. Siamo quasi alla fine del mese e il Governo non ha ancora sbloccato i fondi. Napoli non puo’ continuare a vivere cosi’, non si puo’ governare una citta’ senza risorse e senza trasferimenti. Non chiediamo l’elemosina, ci siamo assunti grosse responsabilita’ ma il governo deve mantenere gli impegni assunti”. I consiglieri sono intenzionati a proseguire lo sciopero della fame a oltranza e intendono restare nella sala del Consiglio comunale anche stanotte. La prima azione sara’ la richiesta al prefetto di Napoli Francesco Antonio Musolino di un incontro, per spiegare le proprie ragioni e perche’ “intervenga per chiedere al governo lo sblocco dei fondi”. “Lo scorso mese – conclude Moxedano – i lavoratori di alcune partecipate non hanno percepito lo stipendio. Non possiamo correre il rischio di non pagare gli stipendi ai dipendenti comunali o delle societa’ partecipate”.

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