“Non vi sarà nessuna nuova assunzione in consiglio”. Con una frase Paolo Romano chiarisce inequivocabilmente la questione posta da il quotidiano il Mattino sull’emendamento presentato da una 30 di consiglieri che vedrebbe l’assorbimento dei dipendenti distaccati. “L’emendamento esiste ma è certamente incompatibile sia dal punto di vista normativo che dal punto di vista politico”. Infatti, continua il presidente del Consiglio regionale: “Durante questa legislatura abbiamo avviato la più grande stagione di tagli che abbia visto il consiglio, e certamente non possiamo immaginare di far passare un decreto che vada nella direzione opposta”. Dal punto di vista tecnico gli uffici preposti assicurano: “L’emendamento proposto e depositato in commissione bilancio nell’ambito dell’esame del disegno di legge (REG. 505 bis) disciplinante norme di collegamento e attuazione della manovra finanziaria 2014, è palesemente inammissibile, ai termini dello statuto regionale e del regolamento interno. Infatti, per le predette norme sono inammissibili tutti gli emendamenti che non sono di diretto o immediato collegamento alla legge di bilancio ed a quella di stabilità. In applicazione dello statuto regionale e del regolamento interno, spetta al presidente della commissione prendere atto di ciò e dichiararne la inammissibilità dell’emendamento. In ogni caso, analogo potere è attribuito al Presidente del consiglio regionale nella fase di esame in aula del disegno di legge. Si aggiunge nel merito della proposta emendativa, che la stessa non è compatibile con la politica di riduzione della spesa del personale dei consigli regionali, avviata già con il decreto legge 174 del 2012”.