NAPOLI – Alcuni mesi fa – ricorda Gabriele Casillo, Presidente dell’Associazione Corpo di Napoli – denunciammo la “trappola acchiappamulte” dei cartelli luminosi piazzati all’imbocco della nuova Maxi ZTL che avrebbero dovuto avvertire gli automobilisti in transito, dell’apertura o meno dei varchi ma che, nascosti dietro i rami degli alberi, non erano in grado di espletare questa importante funzione.

Alla nostra segnalazione, – dichiara Casillo – l’amministrazione comunale, a parole “iper- ecologista”, provvide tempestivamente a potare profondamente il “fastidioso albero”, invece di spostare la segnaletica, come era sicuramente più sensato fare.

Chi diede quell’insano ordine, probabilmente non aveva fatto i conti con la natura che, come dimostra una foto scattata il 9 ottobre scorso in Via Duomo, all’altezza del recuperato Museo Filangieri, si è nuovamente impossessata dei suoi spazi con una folta ricrescita dei rami proprio di quello stesso albero così maltrattato nel precedente intervento dei “boscaioli arancioni”!

Anche la Natura si ribella, dunque, a questa ZTL, cosa che i cittadini napoletani sicuramente apprezzano ma che crea di nuovo il “rischio multa” per gli incauti automobilisti che si potrebbero trovare ad imboccare Via Duomo senza rendersi conto di trovarsi in una zona off limits!
Cosa faranno ora i “paladini del verde pubblico” che governano la nostra Città? Cosa useranno questa volta per rendere inoffensivo questo albero ribelle?

Per non parlare dell’inganno di Via del Sole: infatti chi deve recarsi al Presidio Ospedaliero del Vecchio Policlinico, troverà a sorpresa, subito dopo il cancello dell’ospedale, un varco ZTL che dalle 7 alle 18, gli impedirà di allontanarsi senza aver incassato la classica multa per violazione della ZTL perché la strada è a senso unico e non ci sono altri sbocchi prima del detto varco videosorvegliato, né ci sono sufficienti stalli con strisce bianche per il parcheggio e quelli con le strisce blu sono già insufficienti!

E questo mentre assistiamo all’ultimo grande bluff: per “dimostrare” al mondo intero che Napoli è diventata improvvisamente una “Città in bicicletta” con la più estesa pista ciclabile d’Europa, si sono impegnati ad imbrattare con una indelebile vernice bianca gli antichi “basoli”, le pietre in piperno (elemento naturale non più in produzione) che rendono così particolari e belle le strade del Centro Antico e che tutti ci invidiano, per disegnarci sopra una serie di improbabili biciclette lungo tutto il selciato, ad esempio, di Via Tribunali e che dovrebbe sostituire i veri percorsi ciclabili che sono tutto altra cosa rispetto a questa nuova pensata “ecologica”!

Se gli alberi si ribellano, ci attendiamo che anche la Soprintendenza ai monumenti dica la sua. Il Centro Antico che è ancora un sito UNESCO e patrimonio dell’Umanità non merita né l’incuria in cui è tenuto né il disprezzo della sua Storia. E, ci auguriamo che il presuntuoso progetto Fuksas di cancellare la più che centenaria piazza dei “Quattro Palazzi” per ergere al suo posto un inutile monumento alla vanità di un’architettura “hi tech” senza radici, che costerà ai contribuenti il “modico” prezzo di 60 milioni di euro, non trovi ulteriori estimatori del vetro e del ferro arrugginito, anche questi “ecologici” e perciò “moderni”!

Per maggiori informazioni: www.sangregorioarmeno.org e www.corpodinapoli.it

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