“In tema di cure palliative la Campania è drammaticamente ultima”. Lo ha affermato Sergio Canzanella, direttore dell’Osservatorio regionale Cure palliative e medicina del dolore, nel corso della manifestazione “Cure palliative, mai più ultimi”, lanciando un appello al presidente della Regione Vincenzo De Luca affinché “si intervenga con rapidità e si attivi almeno un hospice pediatrico, oggi assente”. Appello che – come riferisce una nota – è stato raccolto da Enrico Coscioni consigliere delegato alla Sanità. Secondo i dati riportati, in Campania sono attivi “solo” 9 hospice per malati che necessitano di cure palliative a fronte dei 72 presenti in Lombardia. Una situazione, quella campana, definita “drammatica” in relazione ai numeri che parlano di un’incidenza di tumori di 735 casi annui per 100mila abitanti e di un tasso standardizzato di mortalità per tumore pari a 368 per 100mila abitanti l’anno. Una fotografia dalla quale – come sottolineato – emerge che ogni anno il numero dei malati terminali dovrebbe essere di circa 19.427 a cui si aggiungono i malati che non sono ancora in fase d’inguaribilità. Di particolare “gravità” – come evidenziato da Canzanella – la situazione delle famiglie con bambini colpiti da malattie incurabili. I dati dicono che ogni anno in regione ci sono 160 -180 nuovi casi di tumore fra i minori. “In Campania – ha proseguito Canzanella – non ci sono hospice pediatrici motivo per cui le famiglie sono costrette ad andare fuori sostenendo costi”.

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