NAPOLI – I rapporti con l’Udc in vista della prossime amministrative dividono il Pdl in un congresso provinciale unitario, che vedra’ domani la conferma come coordinatore provinciale di Napoli il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, capofila dell’unica lista presentata. Una diversita’ di opinioni messa in risalto dalla mozione presentata dal senatore Vincenzo Nespoli e accolta dall’assemblea, con la quale si chiede una “verifica dei rapporti politici con l’Udc, anche attraverso l’azzeramento della Giunta regionale”, dove il partito di Casini fa parte della maggioranza, “qualora continuasse un atteggiamento non coerente con il profilo strategico che il Pdl ha dato a questo rapporto”.

Una sorta di ultimatum ribadito anche dall’ex coordinatore regionale Nicola Cosentino, che invita l’Udc a scegliere da che parte stare, perche’ “e’ finito il tempo della politica dei ‘due forni'”. Il commissario regionale, Francesco Nitto Palma, predica “pazienza” ma avverte che “i matrimoni si fanno in due” e che “il Pdl puo’ accettare solo piccoli tradimenti, altrimenti ci sara’ il divorzio”. Sceglie una linea piu’ soft il coordinatore provinciale in pectore, che nel suo appassionato intervento pone “l’unita’ del partito” tra le priorita’ del nuovo mandato e sottolinea il rapporto “saldo con l’Udc in Provincia di Napoli negli ultimi tre anni”, lasciando intendere che in vista delle Amministrative si aprira’ un confronto serio. Per il presidente della Regione, Stefano Caldoro, “vanno rispettate le singole decisioni, ma non ha senso che due realta’ che condividono un programma si dividano a livello locale”. Tra le ‘colombe’ c’e’ anche l’assessore regionale all’Urbanistica, Marcello Taglialatela, che chiede un dibattito serio per “costringere l’Udc a chiarire le condizioni necessarie per stringere un’alleanza prima che vengano presentate le liste”. Archiviato il dibattito, il primo congresso provinciale del Pdl napoletano si chiudera’ domani con le operazioni di voto, che potranno essere espletate dalle 10 alle 23.

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