NAPOLI – La misura è colma, la pazienza è finita. Per il presidente del gruppo Popolari-Udeur in Consiglio regionale, Ugo de Flaviis, la situazione del servizio di salute mentale dell’Asl Napoli 1 è una vera e propria “barbarie”. Pietra dello scandalo, per il leader Udeur, è la delibera del commissario straordinario, Maurizio Scoppa, che “garantisce i servizi di assistenza territoriale solo nelle ore diurne con il risultato che le famiglie di questi pazienti devono arrangiarsi e rivolgersi agli operatori di turno del 118”

. “Da oggi – dice de Flaviis in conferenza stampa – comincia un’opposizione attenta, scrupolosa e dura nei confronti dell’attività del commissario”. E per associare alla protesta anche una proposta, de Flaviis annuncia che è già in preparazione un disegno di legge sull’argomento che potrebbe essere pronto già per settembre prossimo. A lavorarci assieme a lui c’é l’avvocato Antonio Daniele. “Un segno di continuità con il passato” spiega de Flaviis. Daniele è infatti figlio di Francesco, ex consigliere regionale del Pci e autore, nel 1983, della prima legge sull’argomento. “E’ una situazione esplosiva – dice de Flaviis – Raccolgo il grido d’allarme di tante famiglie e operatori sanitari chhe lavorano nel dipartimento. Il servizio è garantito solo nelle ore diurne e di notte, in caso di emergenza, le famiglie devono arrangiarsi e rivolgersi agli operatori di turno del 118. In sostanza il malato non verrà più seguito dal centro di rierimento e dai medici che conoscono la sua storia clinica. Bisogna porre rimedio”. E il rimedio è anche il disegno di legge in preparazione che ha l’ambizione di fare da riferimento anche per scelte future a livello nazionale e che possa superare il “totem Basaglia”, la legge che ha avuto il merito di chiudere i manicomi, ma che “per alcune pregiudiziali ideologiche ha troppe lacune”. Assieme ai medici sindacalisti della Cimo-Asnd, Paolino Cantalupo e Ermanno Scognamiglio, de Flaviis e Daniele siegano quali saranno i principi ispiratori e i punti cardine del disegno di legge. “Occorre agire su più fronti – dicono – Vanno uniformate le risposte in materia di emergenza psichiatrica garantendo un servizio adeguato 24 ore su 24. Bisogna implementare i posti letto in città destinati ai ricoveri urgenti e coatti, operazione a costo zero perché non impegna nuovo personale e vanno poi rimosse le illegittimità degli atti di governo che non hanno nulla a che fare con la mission del generale Scoppa. Infine – aggiungono – è necessario affrontare il capitolo della riabilitazione. Si tratta di servizi appaltati all’esterno con modalità che meritano grande attenzione perché sono in ballo milioni di euro e qualcuno dovrà renderne conto”. “Al momento siamo alla confusione mentale – conclude con un gioco di parole il leader Udeur – Siamo allo sbando per scelte avventurose che danneggiano i malati, le famiglie e gli operatori e bisogna porre immediatamente rimedio”.

 

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