NAPOLI – ‘Ieri Moody’s Italia ha comunicato l’abbassamento del rating degli enti locali italiani a seguito del declassamento del merito di credito dello Stato, avvenuto il giorno prima. Per quanto riguarda il Comune di Napoli si passa dal livello Baa3 al livello Ba1, con prospettive negative.
Si tratta dell’effetto, come sottolinea l’agenzia, della riduzione del rating sovrano; la stessa Moody’s ha diffuso un rapporto specifico sul Comune di Napoli in cui illustra le problematiche della nostra economia locale, mettendo in luce i punti di forza e quelli di debolezza dell’ente”. Lo dichiara l’assessore al Bilancio del Comune di Napoli Riccardo Realfonzo. ”Moody’s mette in particolare evidenza la debolezza dei Comuni che, come quello di Napoli, si trovano a dover affrontare i pesantissimi tagli dei trasferimenti statali, costringendoli ad un ridimensionamento dei servizi, e il cappio del Patto di stabilita’ che paralizza, di fatto, le possibilita’ di investimento e di spesa – prosegue – Cio’ mette in ulteriore difficolta’ i Comuni rendendo sempre piu’ oneroso il ricorso al credito. Gli effetti della persistente crisi globale, e della Ue in particolare, infatti, si ripercuote direttamente sul livello di affidabilita’ degli enti territoriali, al di la’ delle loro effettive responsabilita’ e degli sforzi realizzati per mantenere gli equilibri finanziari. Tali effetti negativi sono particolarmente gravi per la nostra citta’ e, in generale, per i comuni del Mezzogiorno, dal momento che qui gli effetti piu’ pesanti della crisi incidono sulla capacita’ di riscossione dei tributi locali”. ”Al di la’ del basso livello di credibilita’ che ormai scontano le agenzie di rating (gli stessi mercati finanziari non seguono piu’ automaticamente tali indicazioni), la Giunta de Magistris – conclude la nota di Realfonzo – si ritrova a dovere affrontare un problema in piu’ nella gestione e programmazione finanziaria. Tuttavia, va tenuto in debito conto che gli effetti della manovra di bilancio varata il mese scorso non sono stati per nulla considerati nell’attuale giudizio e, pertanto, nel medio periodo contiamo di superare anche la diffidenza delle agenzie di rating”.