NAPOLI – Il Consiglio ha affrontato nella prima ora numerosi Question Time proposti dai consiglieri Antonio Fellico (sullo Sgombero dell’alloggio delle sorelle Maiello di Via Amato da Montecassino, con risposta in Aula dell’assessore Tuccillo), Marco Nonno (sull’assistenza agli alunni disabili nelle scuole dell’infanzia e superiori, con risposta dell’assessore D’Angelo), del consigliere Salvatore Guangi (sui Rimborsi Tarsu per il 2011 a favore dei cittadini di Chiaiano, con risposta dell’assessore Sodano), della consigliera Teresa Caiazzo (sul Contributo economico devoluto da Adriano Celentano e selezione delle famiglie bisognose che ne beneficeranno, con risposta dell’assessore D’Angelo).

Il Consiglio, sotto la presidenza di Raimondo Pasquino, ha iniziato i propri lavori, presenti 33 consiglieri, con la commemorazione di Arianna Ziccardi da parte del consigliere Vincenzo Moretto. Della giornalista del Roma, morta a soli 44 anni nella propria casa di Frigento, Moretto ha ricordato la figura di donna di forti passioni, decisa, sobria, l’amore per la narrativa e l’impegno a sostenere i giovani artisti, nella convinzione delle grandi potenzialità di Napoli, purtroppo non valorizzate. Ai sensi dell’articolo 37 sono poi intervenuti il consigliere Aniello Esposito sul non rispetto da parte del Comune degli accordi firmati in Prefettura sul Caan di Volla e in particolare sui 143 licenziamenti dei lavoratori interessati; la consigliera Elena Coccia che ha invece riferito della denuncia dell’associazione Sergio Piro sulla chiusura di tutti i centri notturni di salute mentale, a seguito dei tagli effettuati dalla Regione, con la conseguenza dell’interruzione terapeutica e di un forte danno per i malati e le loro famiglie; il consigliere Guangi ha invece sollevato il problema della squadra di calcio “Campania” e della struttura di Via Dietro La Vigna – che ha avuto un guasto dell’impianto elettrico – sulla quale la seconda squadra napoletana gioca; il consigliere Santoro e il consigliere Palmieri hanno invece, nei propri interventi, denunciato che nessun atto sia ancora seguito ad una interrogazione ed al sopralluogo effettuato con l’ex assessore Narducci nello scorso aprile nell’area nell’ambito della Collina dei Camaldoli (nella quale sono stati svolti lavori nel sottosuolo) che mise in evidenza l’esistenza di una discarica illegale. Insieme all’abbattimento di un castagneto, a fenomeni di sbancamento del terreno, e ultimamente anche ad un incendio di probabile natura dolosa, la situazione è particolarmente allarmante anche per la presenza di clan camorristici; Santoro e Palmieri hanno chiesto di trasmettere i propri interventi alla magistratura; il consigliere Fucito, sempre ai sensi dell’articolo 37, ha segnalato la necessità di stralciare dal piano di dismissione i locali sede degli uffici dell’EPT in Piazza del Gesù che sarebbero stati venduti, o meglio, “svenduti” per la perdita del valore immobiliare a seguito della crisi; il consigliere Fellico ha svolto il proprio articolo 37 sulle opere di cui si è parlato ampiamente in occasione della riaccesa faida di Scampia chiedendo che si faccia una analisi concreta e realistica delle opere già messe in cantiere e che possono essere portate a termine; il consigliere Frezza è intervenuto sui problemi creati nella zona tra Stella San Carlo e Miano, dall’intasamento del bacino realizzato in funzione dei lavori fognari per l’alveo San Rocco e che è già tracimato alcune volte creando rischio per la popolazione. I lavori del Consiglio hanno poi visto una inversione dell’ordine dei lavori, proposta dal consigliere Attanasio, per trattare prima degli altri argomenti, l’ordine del giorno per l’intitolazione a Silvia Ruotolo della Salita Arenella. Lo stesso consigliere Attanasio lo ha illustrato ricordando, a 15 anni dalla tragedia, spiegando che la proposta è stata fatta affinché nessuno dimentichi e richiamando il lavoro della figlia di Silvia, Alessandra Clemente, e delle molte associazioni che conducono battaglie di legalità e solidarietà. Erano presenti in Aula il marito e il figlio di Silvia Ruotolo, Lorenzo e Francesco Clemente. Il sindaco de Magistris è intervenuto definendo “uno straordinario lavoro di amore” quello svolto dai figli di Silvia per “tenere sempre in vita chi ha dato la vita”. Ne ha ricordato in particolare la “sconvolgente” iniziativa nel carcere di Nisida dove, con l’abbraccio delle vittime e dei carnefici, viene offerta una straordinaria testimonianza di amore e di recupero dei reclusi. L’intitolazione fa parte di un percorso, ha concluso il sindaco, nell’ambito del quale ci sarà anche l’intitolazione della piazza davanti al tribunale a Falcone e Borsellino. L’ordine del giorno è stato quindi approvato all’unanimità, salutato da un commosso applauso di tutta l’Aula al ricordo di Silvia Ruotolo.

 

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