NAPOLI – Riunione congiunta, questa mattina, delle Commissioni Beni comuni, presieduta da Amodio Grimaldi, e Cultura, presieduta da Maria Lorenzi, con l’assessore ai Beni comuni, Alberto Lucarelli, sulle problematiche dell’ex Asilo Filangieri.
La discussione, come ha precisato in apertura il presidente Amodio Grimaldi, è stata dettata dall’urgenza di stabilire regole comportamentali sull’uso della struttura, garantendo che sia effettivamente aperta all’uso della cittadinanza, e, in generale, di definire puntualmente, per tutti i beni comunali, la destinazione d’uso, necessaria per evitare i rischi connessi alla sicurezza. La necessità, ha concluso Grimaldi, è di adottare criteri che, come nell’ordine del giorno approvato dal Consiglio in sede di approvazione del regolamento sull’assegnazione degli immobili comunali, sia garantita la temporaneità delle assegnazioni e la rotazione dei soggetti che vi esercitano attività culturali e sociali.
Nel corso della discussione – che, su proposta non solo dei presidenti, ma anche degli altri intervenuti, è stata aggiornata ad una nuova riunione alla quale sia garantita la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti – sono intervenuti i consiglieri: Palmieri che, ricordando il sopralluogo della Commissione Cultura presso l’ex Asilo Filangieri, occasione anche di confronto con gli esponenti del Collettivo della Balena che operano all’interno della struttura, ha definito inaccettabile che il Comune non eserciti il controllo cui è tenuto sull’accesso e sulle attività che si svolgono, chiedendo in particolare di sapere se esiste un servizio di guardianìa, in quali orari è garantito, e chiedendo che i verbali della riunione, con tutti gli atti connessi, siano inviati all’autorità giudiziaria (Corte dei Conti e Procura della Repubblica); Vasquez, per il quale, allo scopo di dirimere definitivamente la questione, va attivato un tavolo con la partecipazione dei quattro assessori firmatari della delibera di luglio scorso che ha destinato l’ex Asilo Filangieri a sede delle consulte per i beni comuni (Cultura, Pari Opportunità, Beni Comuni e Patrimonio); Pace, per il quale va tenuto distinto il piano della gestione del bene pubblico (che deve rispondere ai criteri dell’economicità, efficienza ed efficacia) da quello del bene comune, esistendo comunque in capo al Comune la responsabilità, non solo di tutelare i beni del suo patrimonio, ma anche quella di garantire la democraticità delle assemblee.
Il direttore centrale del patrimonio, Maida, precisato di aver attivato il servizio di guardianìa (che, comunque, può coprire l’arco dell’orario di servizio degli addetti comunali) ha sollecitato una accelerazione nella definizione, che deve coinvolgere tutte le strutture comunali a ciò deputate, dell’uso e delle attività culturali che la struttura deve ospitare.
L’assessore Lucarelli ha ribadito che, con l’alta responsabilità che anche il Consiglio comunale si è assunto, a pochi mesi dall’insediamento della Giunta de Magistris, di inserire la categoria di Bene Comune nel proprio Statuto, ha indicato in questa il principio al quale il Comune si deve ispirare nelle proprie politiche pubbliche. L’ex Asilo Filangieri, ha precisato l’assessore, non rientra nei beni disponibili, che possono essere assegnati secondo le procedure ordinarie, e proprio per questo la sperimentazione in corso (che non può essere assimilata ad altre che si svolgono in Italia di luoghi per la cultura autogestiti e che raccoglie molto interesse da parte anche di altre Amministrazioni) deve affrontare le criticità, che esistono, ispirandosi al criterio generale della redditività sociale, più che a quella della redditività economica, e nel quadro di un governo istituzionale condiviso con i cittadini dei beni comuni, anche nella parte della loro autosostenibilità finanziaria. Quanto prima, ha concluso l’assessore Lucarelli, la Giunta approverà un regolamento in tal senso.