NAPOLI – Un’associazione “apartitica, ma non apolitica” che ha come obiettivo il “bene della città e dei cittadini”. Così Gianni Lettieri ha presentato oggi ‘Fare citta”, iniziativa che si prefigge, come spiegato, di “essere interlocutore delle istituzioni per realizzare progetti volti allo sviluppo e ai giovani”.


A Lettieri il ruolo di presidente cui si affianca un comitato tecnico scientifico al cui interno figurano anche alcuni esponenti del centrosinistra ed ex assessori della giunta Iervolino, come Nicola Oddati, Diego Guida, Felice Laudadio. Persone che, ha sottolineato Lettieri, “sono state scelte per le loro esperienze professionali, per le conoscenze e non in quanto espressione della politica”. Accanto a loro, nel comitato, docenti universitari e ricercatori come Salvatore De Falco, Maria Ferrara, Antonio Giordano, Alida Labella Caputo, Fabio Mangone, Agostino Mathis, Giulio Tarro, l’architetto Nicola Pagliara, il giornalista Gennaro Sangiuliano, Davide Rampello presidente della Triennale di Milano, l’avvocato Arturo Testa, il magistrato Paolo Itri e la commercialista Mariolina Perri. “L’associazione – ha detto Lettieri – va oltre gli schieramenti politici e nasce dalla volontà di portare avanti progetti avviati quando ero alla presidenza dell’Unione industriali e di non disperdere il patrimonio inestimabil e di giovani e di conoscenze che ho accumulato durante la campagna elettorale per la corsa al Comune”. Tra le prime iniziative che l’associazione metterà in campo, la realizzazione di un Libro Bianco sulla correlazione tra rifiuti tossici, degrado ambientale e incidenza delle malattie e uno studio per la creazione di un nuovo Polo produttivo per Napoli. “In questa città – ha aggiunto Lettieri – si pensa troppo all’effimero e si sprecano i soldi senza pensare allo sviluppo , mentre invece ogni euro che esce dalle casse dell’amministrazione dovrebbe ave re una ricaduta sul territorio”. Da Lettieri, infine, l’appello a che la politica torni a svolgere il proprio ruolo “perché – ha concluso – tecnici e demagogia non bastano, è necessario che la politica riprenda il suo ruolo di progettualità e, allo stesso tempo, è importante che gli imprenditori tornino ad avere fiducia e a investire per lo sviluppo del territorio”.

 

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