ROMA. “Deve essere combattuta l’idea di istituire quote rosa (o quote di genere) soltanto perché si vede nelle donne il sesso debole”. Lo ha detto, in Aula, nel suo intervento sulla “Festa della donna”, la senatrice del gruppo ALA-SC Eva Longo. “Se in Italia sono state raggiunte molte conquiste – ha spiegato la senatrice – così non è nel resto del mondo, dove spesso i diritti fondamentali delle donne non sono rispettati. Tuttavia, è assurdo che nel nostro Paese, nel 2017, vi sia ancora la necessità di normare alcuni aspetti della vita pubblica con l’intento di evitare discriminazioni contro le donne, ad esempio con l’introduzione di ‘quote rosa’, poiché la parità di genere dovrebbe essere assodata in quanto dato di fatto in una democrazia avanzata come la nostra”. Per la Longo: “serve una battaglia culturale perché deve essere combattuta l’idea di istituire quote rosa (o quote di genere) soltanto perché si vede nelle donne il sesso debole. Solo la meritocrazia, infatti, deve essere il criterio in base al quale attribuire un lavoro o una carica elettiva”. “Se è necessaria l’istituzione di ‘quote rosa’ – rimarca ancora l’esponente di Ala – è perché vi sono forze che vanno contro la meritocrazia e che discriminano le donne, e sono dunque queste le forze che vanno combattute”. “Anche in politica – conclude la senatrice – il ruolo delle donne è condizione essenziale per una parità di genere effettiva”.