POZZUOLI – Una seduta del Consiglio comunale di Pozzuoli nell’ex cava del Castagnaro sarà tenuta appena dopo l’insediamento dei nuovi consiglieri comunali. Lo ha ribadito il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, che intende dare un segnale tangibile ai cittadini sul ‘no’ dell’amministrazione comunale alla discarica.

“Questo territorio ha già sofferto abbastanza con la discarica di Pianura e col depuratore di Cuma. I criteri di scelta dei siti devono essere altri: io sono contrario alla provincializzazione, ad esempio. Inoltre – ha detto il sindaco – abbiamo appreso con soddisfazione della posizione contraria del Consiglio provinciale e dello stesso presidente della Provincia Luigi Cesaro. Adesso chiediamo un incontro al governatore Stefano Caldoro, assieme a Cesaro e agli altri sindaci della zona flegrea, affinché il commissario Vardé stralci dal piano la cava del Castagnaro”. Allo studio provvedimenti per migliorare la raccolta differenziatain città: “Il nostro obiettivo è di portarla per fine anno dall’attuale 40% al 65%, secondo quanto chiede la legge, adottando misure in progressione. Lunedì, la differenziata partirà anche nel quartiere di Agnano-Pisciarelli, mentre già da domani inizieranno i lavori di bonifica in un’area a ridosso di via Napoli per realizzare un’altra isola ecologica, che servirà il centro storico e in particolare le attività di ristorazione”. All’incontro del sindaco Figliolia con i rappresentanti del comitato antidiscarica capitanati dal presidente Luigi Rossi, hanno partecipato anche l’assessore all’Ambiente, Franco Cammino e il sindaco di Quarto, Massimo Carandente Giarrusso. L’assessore Cammino ha mostrato una nota giunta in questi giorni dal Ministero dell’Ambiente, in cui si ribadisce come l’area del Castagnaro sia sottoposta alle norme di tutela ambientale e che quindi gli unici interventi possibili sono quelli “volti alla conservazione e al miglioramento del verde ed interventi di risanamento e restauro ambientale, vietando, tra le altre opere, anche l’utilizzazione di ex cave esistenti in zona”. Il sindaco di Quarto, Massimo Carandente Giarrusso, ha sottolineato che “le volontà espressa dai consiglieri regionali, provinciali e dei Comuni flegrei non possono essere trascurate dal governatore Caldoro e dal commissario Vardé, in caso contrario siamo disponibili anche alle dimissioni in massa”.

 

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