Riduzione del 50% dei fondi per il funzionamento dei gruppi consiliari, stessa sorte per il Fondo di assistenza alle attivita’ istituzionali, meno 25% per la comunicazione. Decorrenza immediata. Il Consiglio regionale della Campania ha approvato, all’unanimita’ dei presenti, 52 consiglieri, i nuovi tagli ai costi della politica.

A partire dal primo gennaio prossimo, invece, i comandati del Consiglio regionale saranno ridotti del 70%. Nella prima seduta dopo l’avvio delle indagini della magistratura, sull’utilizzo dei fondi da parte dei gruppi, il Consiglio regionale campano ha deciso questi ulteriori tagli. Il fondo destinato al funzionamento dei gruppi passera’ da 1milione e 55mila euro a poco piu’ di 500 mila euro. Il fondo per l’assistenza istituzionale passa da 1miline e 800mila euro passa a 900mila euro. I tagli sono previsti da un emendamento trasversale presentato in aula al disegno di legge sulla semplificazione del sistema normativo regionale e prevede, tra l’altro, che a partire dal primo gennaio 2013, il contributo fisso annuale e’ fissato dall’Ufficio di Presidenza che ”entro il 31 dicembre di ogni anno, provvede a tal fine, mediante procedura comparativa, all’individuazione dell’importo piu’ basso degli stanziamenti annualmente corrisposti nelle altre Regioni per le medesime finalita”’. Bocciato un emendamento di Carlo Aveta de La Destra per la riduzione del 70% anche dei comandati della Giunta mentre e’ stato ritenuto inammissibile un altro suo emendamento relativo alla riduzione da 5milioni e 900mila euro a 4milioni e 130mila per lo staff del presidente della Giunta. ”Sarebbe tagliare il 70% di quasi nulla – ha detto in aula Stefano Caldoro, presidente della Regione – E sarebbe anche in controtendenza rispetto al piano previsto dal Governo per le Regioni che hanno il blocco del turn over”.

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