“Il finto risanatore Caldoro ha dato vita all’ennesimo fumo mediatico, dal sapore esclusivamente elettorale, utile solo a nascondere le gigantesche responsabilità del suo governo regionale nel disastro dell’utilizzo dei Fondi europei. E mentre l’Europa, come ha ribadito diverse volte la commissaria Cretu, ci ammonisce la Campania affonda”. Cosi’ in una nota Massimo Paolucci, vice capodelegazione Pd al Parlamento Europeo. “Non contento dei disastri, ora Caldoro prova a scaricare tutta la colpa sul governo nazionale, attraverso la sceneggiata del ricorso alla Corte Costituzionale e alla Corte di giustizia europea per bloccare la riduzione del cofinanziamento” aggiunge Paolucci. “Ma se è stato lui per primo, Caldoro, due anni fa a cedere, senza battere ciglio, 2.5 miliardi di cofinanziamento nazionale dal Por Campania, perché non riusciva a spenderli, a favore del Piano Azione e Coesione senza nessuna garanzia perentoria sul fatto che quelle risorse sarebbero state riutilizzate nella nostra Regione? Ora di cosa si lamenta? Contro chi protesta, contro se stesso e le sue inadeguatezze?”, continua. ”Il Governo è stato costretto di fronte all’Europa a farsi garante per conto della Campania che i fondi europei 2014-2020 verranno spesi e non saranno restituiti come sta avvenendo per il 2007-2013. Bisogna iniziare a dire la verità – aggiunge Paolucci – e non aiutare l’indifendibile Caldoro. La sfida è fare in modo che non un solo euro della riduzione del cofinanziamento vada altrove, ma rimanga qui in Campania e nelle altre Regioni del Sud che ne sono le legittime beneficiarie. Su questo il Governo deve dare garanzie”, conclude l’europarlamentare.

 

 

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