La Regione Campania ha speso finora oltre 2 miliardi di euro delle risorse comunitarie in dotazione del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (Fesr) 2007- 2013, attraverso il Programma Operativo Regionale (Por). I 2 miliardi sono pari al 47,07% della dotazione finanziaria del Por Campania-Fesr 2007-2013 e si riferiscono, precisa la Regione, solo alla spesa certificata, ossia quella rendicontata fino al novembre 2014. Altre pratiche sono in corso, fino alla chiusura del Por, il 31 dicembre 2015. I dati sono stati presentati nel corso dello Smau Campania che si chiude oggi a Napoli alla mostra d’Oltremare. Di questi fondi, 971 milioni di euro sono stati destinati alla ricerca e innovazione, facendo della Campania una delle prime regioni d’Italia, e prima nel Mezzogiorno, per gli investimenti in ricerca ed innovazione. Circa 850 milioni di euro sono stati spesi per le scuole (interventi in sicurezza, accessibilità e dotazioni tecnologiche) e 1,4 miliardi di euro destinati agli enti locali. ”Tutte le azioni realizzate per il sistema di ricerca ed innovazione, compresa la nascita dei Distretti ad Alta Tecnologia, hanno creato i presupposti per la crescita del territorio” ha osservato il vicepresidente della Regione Campania, Guido Trombetti. ”L’accelerazione della spesa – ha aggiunto – è una buona pratica che sarà replicata anche nell’ambito della nuova Programmazione 2014/20120 perché altro non è che l’accelerazione dei processi amministrativi che grazie ad una buona Governance sono riusciti a dare risposte alle progettualità già disponibili e in tempi brevi”. Dario Gargiulo, autorità di gestione del Por Campania Fesr 2007-2013, ha spiegato che i risultati sono stati ottenuti attraverso una strategia di programmazione che si è concentrata su alcuni temi e ha previsto procedure aperte che hanno coinvolto enti locali, università, imprese e scuole.


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