NAPOLI – Avanzamento nei pagamenti e target fissati per gli impegni di spesa rispettati. Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha evidenziato, nel corso della seduta del Consiglio regionale, dedicata ai fondi europei, i passi in avanti compiuti in quest’ambito. “Questa inversione è iniziata al momento del nostro insediamento – ha affermato Caldoro – Quando siamo arrivati l’avanzamento del programma operativo Por fest aveva una spesa certificata del 3,6%”.
“I dati di marzo 2010 – ha sottolineato – indicavano il ritardo della Campania”. Un risultato che collocava la Regione distante dalle altre dell’Obiettivo 1. A giugno scorso, in base ai dati del database nazionale Monit, l’avanzamento nei pagamenti è arrivato al 14,4%. “I dati che ora abbiamo trasmesso sono in attesa di certificazione da parte della struttura di monitoraggio – ha aggiunto – ma non sono mai stati contestati e, a settembre, per i pagamenti siamo al 18,8%”. Soprattutto, ha evidenziato, “c’é stato un forte innalzamento per la parte degli impegni”. “Questo ci ha rimesso in linea, eravamo ultimi di gran lunga – ha proseguito – ora abbiamo fatto sicuramente un recupero”. L’avanzamento dei programmi ha “un limite” rappresentato dal tetto del Patto di stabilità. “La Regione non era in grado di avanzare quanto avrebbe voluto – ha sottolineato – perché si doveva stare nei limiti previsti dalle capacità di spesa delle singole Regioni”. Il 50% delle risorse provengono dall’Europa, l’altra parte è quota di cofinanziamento statale, del 35%, e regionale, per il 15%, e “rientra nel Patto di stabilità”.
“Solo chi vuole far finta di non vedere, può a questo punto negare il fallimento di questa Giunta regionale nell’utiIizzo dei fondi comunitari. I dati sulla spesa certificata del Por Campania al 31 agosto 2012 diffusi oggi dal ministero della Coesione Territoriale non lasciano spazio a nessun alibi, nessuna scusante: addirittura la Campania arretra per effetto della decertificazione e sul Fesr passa dal 14,42% al 13%. Ultimi in Italia e penultimi in Europa, dove fa peggio di noi solo la Romania. Altro che recupero, altro che avanzamento, questa Regione è diventata l’ultima in Italia e tra le peggiori d’Europa nella spesa dei fondi comunitari”. Così il consigliere regionale del Pd Antonio Marciano. “Entro dicembre bisognerà spendere circa 600 milioni di euro. Per evitare il disimpegno questa Giunta dovrebbe fare più di quanto, dati alla mano, è riuscita fare in trenta mesi di mandato. Occorre un deciso cambio di passo. Lo chiedono le nostre imprese, i nostri Comuni sempre più con l’acqua alla gola. Come Partito Democratico e come Gruppo consiliare, da tempo abbiamo lanciato l’allarme su questa situazione facendo proposte chiare e concrete. Si mettano in pratica. Si prenda il miliardo di spesa non ancora programmata e lo si stanzi per finanziarie i contratti di programma già approvati. Si attivino i bandi per gli incentivi alle imprese e all’occupazione. Si attinga dal Parco Progetti regionale per realizzare nei nostri Comuni opere ed interventi di qualità. Si investa su energia e green economy. Abbiamo le risorse e gli strumenti per uscire dalla crisi e ripartire nell’interesse delle nostre famiglie e delle nostre imprese. Spetta al governo regionale mettere da parte inutili annunci ed autocelebrazioni per decidere di concentrarsi davvero per evitare che risorse importanti rimangano inutilizzate”, conclude Marciano.