«Disinquinamento delle acque e completamento delle reti fognarie. Prima di ogni altro intervento nel Grande Progetto Sarno si darà priorità a questi interventi prevedendo gli opportuni investimenti» questo l’esito dell’audizione sul Grande Progetto Sarno promossa nella serata di ieri ieri dalla commissione regionale bonifiche cui con il Presidente Antonio Amato e i consiglieri Anita Sala, Flora Beneduce e Donato Pica hanno partecipato l’assessore regionale ai lavori pubblici Edoardo Cosenza, sindaci e rappresentanti delle amministrazioni comunale di Castellammare, Montoro, Terzigno, Poggiomarino, Striano, Sant’Anastasia, Sarno, Solofra, e i tecnici ARPAC di Napoli e Avellino «E’ stata una riunione molto importante che, a fronte dei dati, delle analisi e delle istanze delle comunità locali ha ridefinito le priorità di intervento e quindi alcune necessarie modifiche del Grande Progetto Sarno» afferma il Presidente Amato «L’assessore Cosenza ha convenuto innanzitutto che a fronte della necessaria salvaguardia della salute umana e del territorio circostante, è necessario procedere alle operazioni di disinquinamento delle acque. Insieme a questo si deve porre fine allo scandalo di oltre 700 mila cittadini che ancora non sono serviti dalle reti fognarie. Bisogna collettare numerosi comuni e giungere al completamento di tutti i depuratori. Sono emerse ancora contraddizioni sulla questione della manutenzione per la quale bisognerà giungere ad un definitivo chiarimento sulle funzioni dei consorzi di bonifica. Di certo la Regione dovrà prevedere e indicare chiaramente i fondi per le operazioni di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, giungendo finalmente ad una programmazione complessiva che consenta di evitare le situazioni emergenziali che ad oggi continuano a verificarsi. Ecco» conclude Amato «il vero risultato del Progetto Sarno, sulla scorta di quanto già messo in essere dal generale Jucci, sarà quello di superare l’endemica fase emergenziale e arrivare alla fine non solo al risanamento ma anche alla valorizzazione del suo complesso sistema ambientale. Restano ancora questioni aperte sulle opere messe in cantiere, a partire dalle vasche di laminazione, ma certamente le priorità individuate ieri rappresentano un importante punto fermo»

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui