POMIGLIANO D’ARCO – La Cgil di Pomigliano ha apprezzato molto la decisione del Sindaco, degli Assessori e dei Consiglieri Comunali di Pomigliano d’Arco di devolvere i loro stipendi per coprire le spese di pernottamento per gli oltre 50 migranti ospitati presso un albergo cittadino dal mese di agosto dello scorso anno. Gli Amministratori di Pomigliano hanno accolto, in tal modo, l’appello del Vescovo Beniamino de Palma. La scelta compiuta assume un valore ed un carattere altamente simbolico, ma al tempo stesso anche profondamente concreto.

L’azione sinergica che si è determinata tra l’Amministrazione Comunale di Pomigliano e l’opera di volontariato della Chiesa sul territorio, tramite la Caritas Diocesana, indica una direzione di marcia pienamente condivisa dalla Cgil Pomiglianese. Si tratta ora di estendere questo modello alle altre realtà del territorio, dove la presenza di migranti non solo è significativa nel numero, ma anche nella qualità. E’ possibile, concordando linee comuni di intervento, fare massa critica, associare i Comuni dell’Area Vesuviana (in particolare quelli dell’Area Pomiglianese e quelli dell’Area Nolana) per costruire vere e proprie “Politiche” di riconoscimento della diversità (che i migranti esprimono) e di integrazione con la realtà sociale ed economica del territorio. La Cgil di Pomigliano è più che disponibile a discutere ed a confrontarsi con tutte le realtà, istituzionali, sociali, politiche, economiche e religiose presenti sul territorio affinchè oltre ai i necessari interventi assistenziali vengano attuati anche programmi mirati di sostegno finalizzati al pieno riconoscimento dei loro diritti individuali e della loro dignità di persone portatrici di valori, di culture, di umanità e di solidarietà. A tal fine si ritiene indispensabile, recuperare, nel più breve tempo possibile ed alla luce dei recenti cambiamenti decisi dalla regione Campania, l’ispirazione di fondo della legge 328/00, conducendo un’azione concertata di contrasto alla povertà, di politiche sociali per gli anziani, di lotta alle tossicodipendenze, di politiche per i disabili, di azioni indirizzate alle fasce sociali più deboli.

 

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