NAPOLI – Le commissioni Scuola e Politiche sociali, presiedute rispettivamente da Salvatore Pace e Vincenzo Gallotto, si sono riunite oggi in seduta congiunta per discutere dell’integrazione scolastica dei bambini rom.
I presidenti hanno rilevato, in apertura, la necessità di affrontare al meglio la questione, rimarcando l’assenza al tavolo, nonostante la convocazione, della Asl e dell’Ufficio scolastico regionale. Il presidente Pace, in particolare, ha proposto la convocazione da parte del Comune di un’apposita Conferenza di servizi allargata alla Regione, che potrebbe finanziare il personale di cui attualmente non dispongono le scuole che dovrebbero accogliere i bambini rom.
L’integrazione scolastica dei bambini di etnia Rom, circa duecento, costituisce uno dei problemi più urgenti legati alla presenza della popolazione, perlopiù di nazionalità rumena, alloggiata nel campo di via Brecce a S. Erasmo in condizioni di vita estremamente disagiate, anche a causa dei continui sversamenti illegali di rifiuti anche pericolosi effettuati continuamente all’esterno dell’area. Una situazione, hanno sottolineato gli assessori della 4ª Municipalità Domenico Arfè e Gaetano Sorrentino e gli assistenti sociali Iorio e Siena, difficilmente gestibile senza la collaborazione attiva di tutti i soggetti coinvolti e senza una programmazione di interventi a medio o lungo termine.
Molti dei minori alloggiati nel campo, ha ricordato Anna Maria Di Stefano dell’Ufficio Rom e patti di cittadinanza, hanno frequentato fino allo scorso anno, pur tra mille difficoltà, le scuole, anche grazie al paziente lavoro svolto dagli uffici. Le due gare per l’affidamento del servizio, ha spiegato Antonio Moscato, sono entrambe andate deserte, mentre è quasi completato l’iter delle procedure negoziate per l’affidamento del servizio per una durata di sei settimane per i campi di via Brecce e via del Riposo e per quello di Secondigliano. La durata degli interventi, ha specificato la responsabile della Direzione centrale Welfare e Servizi educativi Giulietta Chieffo, è legata ai finanziamenti ricevuti, atteso che mancano ancora il piano sociale regionale e le relative linee guida, circostanza che impedisce una programmazione più ampia.
La mancata aggiudicazione della gara nei tempi previsti è stata definita grave dal vice Sindaco e assessore alle Politiche sociali Tommaso Sodano – che ha tuttavia assicurato di essere in attesa dell’esito di un’indagine ispettiva volta ad accertare eventuali responsabilità – perché ostacola l’inserimento scolastico. Per il prossimo settembre occorre perciò essere pronti, coinvolgendo l’Ufficio scolastico e la Regione per una programmazione più lunga. A questo, ha aggiunto Sodano, vanno ad affiancarsi le altre emergenze legate alla presenza di circa 3000 rom dislocati in vari campi della città. Alla richiesta di risorse per interventi che consentano una sistemazione in alloggi, come quelli previsti in via Cupa Perillo, si affianca ora quella per la rimozione dei rifiuti sversati illegalmente all’esterno dei campi. Solo per la bonifica delle situazioni più urgenti, ha detto il vice Sindaco, occorre almeno un milione di euro e l’indicazione di un sito per lo smaltimento di quelli combusti.
L’assessora alla Scuola Palmieri, a proposito della necessità di approfondire dettagliatamente il fenomeno della partecipazione scolastica, ha ricordato l’attività svolta dall’Osservatorio sulla collocazione nelle scuole dei bambini migranti, nel quale gli uffici comunali sono affiancati dall’Ufficio scolastico regionale e dall’Istat nazionale in un’indagine svolta a campione in due scuole di Scampia e Secondigliano. La ricerca, su proposta dell’Istituto di statistica, potrebbe in seguito allargarsi a tutto il territorio cittadino, diventando una delle tre svolte sul tema in Italia.
I consiglieri intervenuti hanno sottolineato in particolare: l’urgenza di una conferenza di servizi che affronti il problema dell’integrazione scolastica e tutti gli altri legati alla presenza dei rom (Beatrice); la necessità di interagire con la popolazione rom prevedendone l’inserimento delle famiglie in diversi quartieri della città (Vernetti); il diritto all’integrazione scolastica e la tutela della dignità sia per i rom che per i cittadini napoletani, soprattutto quelli che vivono nelle vicinanze dei campi e subiscono le conseguenze del degrado ambientale della zona (Moretto); l’opportunità di un’accurata distinzione tra quanti vivono a ridosso degli accampamenti solo perché versano in uno stato di indigenza, differenziando tra chi è in regola con i documenti e gli apolidi e non adottando soluzioni uguali per tutte le zone della città (Fucito); interventi rapidi per garantire ai bambini il diritto ad andare a scuola (Aniello Esposito).
I presidenti Gallotto e Pace, al termine, hanno formalizzato la richiesta all’Amministrazione di convocazione di una Conferenza dei servizi sull’argomento.