NAPOLI – La commissione Patrimonio e Personale, presieduta da Vincenzo Varriale, ha incontrato oggi l’assessore al Personale Francesco Moxedano, il direttore generale Attilio Auricchio e il vice direttore generale area risorse umane Francesco Maida per discutere della riorganizzazione della macchina comunale.
La discussione, ha spiegato Moxedano, deve necessariamente partire dalla delibera 589 del luglio 2012 in materia di riorganizzazione. Il neo assessore ha annunciato di aver quasi ultimato la visita nelle 10 Municipalità cittadine, per verificare direttamente sul territorio il funzionamento della macchina comunale e la corretta utilizzazione dei 3245 dipendenti comunali che, su un totale di 9253, sono assegnati ai territori. Le maggiori criticità, ha osservato l’assessore, sono state riscontrate nei servizi fognature e giardini, sia in quelle dove il personale è presente in maggiori unità, sia in quelle dove ne viene maggiormente lamentata la carenza. Sul punto, Moxedano ha ricordato la responsabilità dei direttori delle Municipalità in materia di organizzazione della forza lavoro e dei servizi e nell’impiego delle risorse a disposizione, sottolineando, nel contempo, la necessità di una riflessione sulle modalità di attuazione del decentramento.
Sul personale in generale, l’assessore ha poi fatto riferimento alla necessità di rispondere all’esigenza di qualifiche più elevate – il 75% del personale appartiene a profili medio bassi – con la ripresa del bando sulle progressioni verticali, lo scorrimento della graduatoria degli idonei all’ultimo concorso e un concorso per dirigenti. Da non trascurare, infine, la questione dell’introduzione di meccanismi di premialità, incentivi a quanti lavorino di più e secondo criteri di maggiore flessibilità.
Numerosi gli spunti di riflessione offerti dai consiglieri nel corso dei successivi interventi. Riaprire la riflessione sul decentramento, riaccentrando quei servizi, con il relativo personale, che non danno risposte sul territorio e avviare un dialogo con la Regione per la formazione degli idonei all’ultimo concorso che ne renda più semplice l’assunzione appena sia possibile (Santoro); soddisfazione per gli esiti della delegazione trattante e necessità di spostamento dei vigili non idonei ad altri servizi con nuove immissioni in ruolo (Sgambati); riorganizzare il personale utilizzando al massimo le potenzialità dei dipendenti con sistemi che premino chi lavora di più e meglio (Attanasio); va unificata la discussione tra decentramento amministrativo e riorganizzazione del personale e approfonditi tutti gli aspetti della riforma attraverso incontri monotematici in commissione (Lebro); per far funzionare le Municipalità occorre dotarle di adeguato personale e sufficienti risorse. Per gli idonei è possibile fare uno sforzo, stanziando nel prossimo bilancio di previsione 800 mila euro da destinare all’assunzione con contratti part time (Antonio Borriello); il patrimonio è un settore strategico per il Comune e la direzione competente va messa in condizioni di funzionare assegnandole adeguato personale (Fellico); i servizi vanno riorganizzati in vista del prossimo appuntamento con la città metropolitana, prevedendo l’organizzazione in quattro macro aree (Vernetti); la valutazione del personale e dei servizi va fatta seguendo criteri analoghi a quelli delle aziende private e analizzando nei dettagli le esigenze di ciascun servizio prima di programmare assunzioni (Moretto); va ripreso il controllo del territorio, valutando le carenze delle singole Municipalità e rendendo i servizi più efficienti attraverso controlli rigorosi (Schiano); occorre prestare attenzione alle istanze dei territori, centralizzando nuovamente quei servizi che non trovano risposta a livello decentrato (Russo); unificare al loro interno le categorie D e B e avviare il nucleo di valutazione esterna per i dirigenti. Proposta di Consiglio monotematico sul tema del personale (Varriale).
Il direttore generale Auricchio, nel suo intervento, ha sottolineato come il personale rappresenti la strategia più importante per l’efficacia dell’azione amministrativa nel suo complesso. In questo ambito, la maggiore difficoltà per il funzionamento della macchina comunale è rappresentata dall’ impossibilità di stabilire una regolare catena di comando. Attualmente ottanta dirigenti, dei quali solo due tecnici e con un’età media di 63 anni, devono occuparsi di 154 servizi. Il piano di riequilibrio va letto, con riferimento alla riorganizzazione, non come un vincolo che impedisce nuove immissioni di personale, ma come un’opportunità; così come il decreto 35 e l’immissione di liquidità nelle casse comunali hanno permesso di rivedere in modo meno gravoso le scelte fatte sul patrimonio nell’adesione al piano di riequilibrio
Sul livello della spesa per il personale, che non può superare il 50 per cento della spesa corrente, il direttore generale ha spiegato che, una volta concluso il lavoro della commissione multidisciplinare, si attende ora la ratifica del Collegio dei Revisori. Da non tralasciare, infine, il risultato, definito eccellente, della trattativa con i sindacati, che va nella direzione di retribuire i dipendenti in base alla motivazione al lavoro, privilegiando, per tutti i settori, la disponibilità alla flessibilità della prestazione, e la revisione della profilatura del personale, che sarà aggiornata secondo criteri europei e renderà più semplice il reperimento all’interno della macchina comunale di professionalità adeguate alle esigenze.
L’assessore Moxedano, replicando brevemente ai consiglieri, ha assicurato la massima collaborazione con la commissione per approfondire la questione delle categorie, seguendo peraltro i principi già espressi dal Consiglio comunale, e ha annunciato che l’eventuale accentramento di servizi oggi in capo alle Municipalità sarà realizzato solo di concerto con i territori.