NAPOLI – “L’evasione tributaria si è dimostrata nel corso degli anni un male difficile da estirpare e ha contribuito e contribuisce a peggiorare la già carente situazione economica e finanziaria del Comune di Napoli. Dal momento che le Amministrazioni locali si trovano a dover fronteggiare la necessità di una maggiore autonomia finanziaria e visto che il Comune di Napoli si è dimostrato carente, a causa del numero esiguo di risorse umane, per il recupero dell’evasione tributaria, risulta necessario predisporre delle linee guida per l’esternalizzazione del servizio di recupero delle evasioni delle entrate proprie derivanti dall’ ex ICI, IMU, TARSU, COSAP e passi carrabili”.
Dichiara il Capogruppo dell’Udc al Consiglio comunale di Napoli, David Lebro, nel corso della seduta consiliare di oggi nella quale argomenta un apposito ordine del giorno da lui stesso presentato. “Dalla relazione programmatica della Giunta per l’esercizio 2012 -spiega Lebro- si evince che è stata prevista la costituzione di una task force presso l’Ufficio Tributi, con l’obiettivo di incrementare l’attività di recupero dell’evasione tributaria, ma questo avverrebbe solamente attraverso il mero incrocio di data base già disponibili presso l’Ente o presso altri Enti pubblici, come ad esempio il catasto. Risulta evidente – puntualizza Lebro- che ciò non basta per un effettivo recupero delle risorse evase e che appare, invece, necessario procedere ad un effettivo rilievo del territorio, attraverso un capillare controllo fisico con sopralluoghi e l’ausilio di strumenti hardware e software. Tutto ciò potrebbe essere facilmente garantito attraverso l’esternalizzazione del servizio, con un bando ad evidenza pubblica e senza gravare sul bilancio comunale, applicando la remunerazione ad aggio sull’incassato, ossia attraverso il compenso spettante a chi è incaricato delle riscossioni. L’aggiudicatario – conclude Lebro- potrebbe così ottenere una remunerazione sull’effettiva riscossione dei tributi che sarebbe così garantita, e il Comune non si troverebbe a dover stanziare un compenso minimo garantito per l’aggiudicatario, né maggiori risorse per la task force destinata per il miglioramento questo servizio”.