NAPOLI – “E’ davvero paradossale che, dopo averci imposto al ballottaggio di non votare Lettieri, dopo aver messo a servizio della città il lusinghiero risultato ottenuto dal Terzo Polo alle ultime amministrative, sancito anche dalla presenza di Pasquino alla presidenza del Consiglio comunale nonché, dopo aver perpetrato per anni la cosiddetta politica dei due forni, all’improvviso, l’Udc, assumendo le vesti del moralizzatore, si desti dall’apparente torpore in cui sembrava avvolto e indichi come trasformismo quello che a me sembra solo un atto di responsabilità nei confronti dei cittadini”.
Così David Lebro, capogruppo dell’Udc al Consiglio comunale di Napoli replica alle polemiche in corso sul suo ingresso in maggioranza. “Piuttosto che soffermarsi sulle dinamiche della città – afferma Lebro – dopo due anni di comodo silenzio, sarebbe opportuno che spendessero le loro energie per riflettere su ciò che sta accadendo in Regione Campania dove, addirittura, l’intero gruppo consiliare si è autosospeso dal partito. Probabilmente fa più comodo spostare l’attenzione da alcune gravi questioni e concentrarla invece su altre. Rimango dell’idea che l’azione di un politico in Consiglio comunale sia di agire sempre e solo nell’interesse della città, una città che chiede solo senso di responsabilità e atti concreti, per risollevarsi dalle nefaste politiche di tagli, governative e regionali, che non hanno fatto altro che acuire i notevoli problemi ereditati dal passato”. “Non posso fare altro che constatare piuttosto – dice Lebro – che le sterili e poco costruttive polemiche innescate in questi giorni, lasciano presagire future scelte di campo che guardano maggiormente al centro-destra mentre io, e tutta la mia passata esperienza amministrativa lo può testimoniare, mi sono sempre sentito più vicino ad una visione politica degasperiana, ovvero, di ‘una forza di centro che guarda a sinistra’”.