Fornire il “dettaglio analitico dei progetti che hanno consentito il raggiungimento degli attuali livelli di certificazione, nel prendere atto che alla fine del 2014 il programma FESR 2007/2013 si è attestato ad un livello di spesa certificata pari a 2,55 miliardi di euro e che il 30% sul totale certificato di questa spesa, circa 750 milioni di euro, è stato realizzato negli ultimi 45 giorni dell’anno”. È la richiesta che il vicecapogruppo regionale del Partito Democratico, Antonio Marciano, rivolge in una lettera al presidente della giunta, Stefano Caldoro. Una missiva che, spiega il consigliere, nasce “dalla impossibilità di avere un vero confronto in Consiglio regionale, non coinvolto neppure sulle scelte che la Giunta ha indicato nel quadro di indirizzo della prossima programmazione dei fondi strutturali 2014/2020. C’è però bisogno di fare chiarezza sull’utilizzo dei fondi europei in Campania e, soprattutto, sulla qualità e la quantità dei progetti certificati, a partire dai numerosi ‘progetti retrospettivi’, che rischiano di essere inefficaci sull’economia reale”, aggiunge l’esponente Pd. “Tra 10 mesi si concluderà il ciclo di programmazione e il programma della Campania risulta essere ancora, insieme al PON Reti e Mobilità, tra quelli con il maggior ritardo di spesa. Restano ancora da spendere oltre 2 miliardi per il Fesr (cioè, in pratica quanto si è speso dall’inizio del programma) e oltre 200 milioni per il Fse, mentre l’economia e l’occupazione nella nostra regione continuano a segnare dati negativi”, conclude Marciano.