Stamattina il sopralluogo della commissione Infrastrutture, presieduta da Gaetano Simeone, al cantiere della Metropolitana di Municipio per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Una stazione unica, con la complessità dell’opera strutturale che va ad incrociarsi con gli importanti ritrovamenti archeologici che si sono susseguiti durante gli scavi, a partire dal 2000 e fino alla metà del 2016. Ventiduemila metri quadrati di scavi che hanno riportato alla luce tracce della storia della città, a partire dall’età ellenistica per arrivare fino alle testimonianze del periodo vicereale. La realtà, che è andata oltre le previsioni dello stesso progettista, l’architetto portoghese Alvaro Siza, e che ha determinato numerosi cambiamenti in corso d’opera, è raccontata dal grande scavo centrale, che per estensione rappresenta un caso unico in Europa negli ultimi cento anni. Il progetto, illustrato nei dettagli dal Presidente della Metropolitana Roberto Cappabianca, dal direttore tecnico Antonello De Risi, dalla responsabile del Servizio progettazione, realizzazione e manutenzione linea 1 Serena Riccio, fissa al 2019 la data di consegna di quella che sarà la stazione di interscambio tra la linea 1 e la linea 6 e la principale porta di collegamento su ferro per chi arriva in città dal porto. Centoventotto i milioni di euro di fondi ministeriali assicurati a fine 2016 che si vanno ad aggiungere ai novanta già stanziati e che consentiranno il completamento dell’intera tratta fino a Garibaldi. La concertazione tra Amministrazione comunale, Metropolitana e Ministero delle Attività culturali, ha spiegato l’archeologa responsabile per il centro storico di Napoli della Soprintendenza ai Beni Archeologici Daniela Giampaola, non solo ha rappresentato un esempio virtuoso di sinergia, con ritrovamenti resi possibili dalla profondità dello scavo e altrimenti difficilmente ipotizzabili, ma ha portato all’emanazione di nuove norme nazionali di disciplina dell’archeologia preventiva. Resta ora da stabilire il luogo di collocazione dei ritrovamenti, per i quali i consiglieri Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) e Brambilla (Movimento 5 Stelle) hanno chiesto una sistemazione nello stesso luogo del ritrovamento. Il presidente Simeone, che ha espresso grande soddisfazione per la grande opportunità offerta dai lavori di parlare della storia della città attraverso una grande opera infrastrutturale, ha sollecitato il Presidente della Regione a prevedere adeguate risorse per Napoli che consentano l’acquisto di nuovi treni. Per la stazione, inoltre, sarà proposto, con un ordine del giorno in Consiglio comunale, il nome di Municipio-Porto, per renderne più evidente la caratteristica di porta di collegamento tra mare e città.