La Corte dei Conti della Campania ha bocciato il rendiconto 2013 del Comune di Napoli evidenziando una serie di criticità che avrebbero fatto peggiorare di 366 milioni di euro il disavanzo, con un ulteriore aggravamento della situazione già resa difficile dai 702 milioni di euro dichiarati in quell’anno dall’ente. Lo scrivono l’edizione di Napoli della Repubblica e i quotidiani Roma e Metropolis Napoli. Il documento dei magistrati contabili mette in luce, sottolineano i media, “gravi irregolarità contabili e finanziarie” e rileva quattro criticità: l’utilizzo di fondi vincolati, mancate riscossioni delle multe, spese fuori controllo per partecipate e personale. Nella delibera notificata dalla Corte dei Conti il Comune “è sollecitato con la massima urgenza a rimuovere le irregolarità”. Inoltre, “il buon esito sarò valutato dalla sezione contabile” tenendo conto del “monitoraggio in corso di svolgimento sul piano di riequilibrio”. Il rischio dissesto è un timore se non ci sarà “una correzione di rotta per un definitivo risanamento dei conti”. Secondo la magistratura contabile l’ente “non collabora, fornisce risposte parziali ed elusive”.